Il doppio ex Paci analizza il match di sabato al Liberati con la Ternana: «Attenzione Ascoli, questa è cruciale»

Il doppio ex Paci analizza il match di sabato al Liberati con la Ternana: «Attenzione Ascoli, questa è cruciale»
Il doppio ex Paci analizza il match di sabato al Liberati con la Ternana: «Attenzione Ascoli, questa è cruciale»
di Anna Rita Marini
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Giovedì 25 Aprile 2024, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 21:19

Con il doppio ex Massimiliano Paci abbiamo parlato del match salvezza che si disputerà sabato prossimo allo stadio Liberati di Terni. Paci ha militato nell'Ascoli nella stagione 2005-2006, la squadra era allenata da Marco Giampaolo e disputava il campionato di Serie A conquistando il decimo posto, 31 presenze per il difensore e tre gol realizzati. «La partita arriva in un momento della stagione determinante per tutte e due le squadre. Nessuno si aspettava che l'Ascoli a questo punto del campionato stesse in zona retrocessione adesso non si può più sbagliare. Quella di sabato sarà una partita a livello emotivo molto forte e il pallone peserà tanto». 

 
Percorso simile delle due squadre? 
«L'Ascoli ha vissuto tra alti e bassi non ha avuto un rendimento costante tra l'altro le partite importanti le ha sbagliate tutte o quasi tutte. Mi dispiace vedere i bianconeri in questa posizione. Oltre a nervi saldi serve anche un po' di fortuna. La Ternana con la vittoria a Cremona si è portata fuori dai playout, fino a quel momento le due squadre avevano avuto un percorso simile. Adesso l' Ascoli deve uscirne fuori con bravura e anche un po' di fortuna che non ha avuto sabato scorso in occasione del calcio di rigore». 

Quanto conta l' l'esperienza in momenti del genere? 
«Partite così difficili si vincono anche con l'esperienza ma la percentuale si fa fatica a controllare. Secondo me vince chi ha avuto un percorso migliore durante il campionato, chi arriva al match con un certo entusiasmo, chi invece ha paura non riesce a fare bene. Un minimo di serenità ci vuole perché aiuta a giocare meglio. Poi che all' interno della prestazione possono esserci degli imprevisti va messo in conto». 

Al Liberati non ci saranno i tifosi bianconeri, Ascoli penalizzato?
«Penso di sì, il pubblico di Ascoli quando c'è si sente, ma per qualche giocatore può vedere una pressione in più.

La squadra la vedo fragile e temo che il tifo possa mettergli ansia, a qualche giocatore potrebbero tremare le gambe. Comunque chi ha paura deve fare un altro lavoro, non possono indossare la maglia che rappresenta una città, queste sono partite dove serve il carattere, non serve dimostrarlo solo quando le cose vanno bene». 

Che percentuali di salvezza darebbe all' Ascoli? 
«In questo momento non sono altissime, direi 60 per cento, ma serve vincere, la prestazione passa in secondo piano. Un consiglio ai ragazzi? Di andare a Terni per giocarsela, di non pensare a nulla, la partita va giocata con convinzione. Ragazzi giocatevela». 

Il cuore di Paci da che parte starà? 
«Sono di porto San Giorgio uno dei fortini bianconeri, sono molto legato all' Ascoli quindi, a Terni ho giocato due anni, venivo da un anno di Serie C (2002-04), dopo la Juventus Eva Terni mi sono rilanciato. Ma l' Ascoli è un' altra cosa, posso dire che è casa mia viste le mie origini e dove vivo». 

Ha scelto la carriera di allenatore, si ispira al suo mentore Marco Giampaolo? 
«Per la linea difensiva sicuramente si. Lui è troppo bravo. Quando eri all' Ascoli c’eravamo io e Domizzi con noi anche Cudini. Giampaolo ci allenava in maniera perfetta, davanti avevamo due centrocampisti che erano due "animali" come Guana e Parola. Era un piacere giocare ed allenarci in quella squadra». Da allenatore Paci ha lavorato tra le ultime squadre in B con il Pordenone, poi ha guidato la Pro Vercelli e anche la Pro Sesto. 

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