Cicchella con “Bis!” domani al Ventidio Basso di Ascoli e giovedì al Rossini di Civitanova: «Sul palco i miei personaggi»

«Mostrerò il mio stile che unisce la musica alla comicità, tra gli inediti un Francesco smascherato»

Cicchella con “Bis!” domani al Ventidio Basso di Ascoli e giovedì al Rossini di Civitanova
Cicchella con “Bis!” domani al Ventidio Basso di Ascoli e giovedì al Rossini di Civitanova
di Chiara Morini
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Martedì 19 Marzo 2024, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 12:27

Unisce magistralmente musica e comicità: Francesco Cicchella porterà il suo spettacolo “Bis!” domani, mercoledì 20 marzo, alle ore 21 sul palco del Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno e giovedì, 21 marzo, alle ore 21,15 sul palco del Teatro Rossini di Civitanova Marche.

Francesco Cicchella, perché “Bis!” e come è lo spettacolo?

«C’è più di un motivo. Innanzitutto è il mio secondo spettacolo a teatro, poi c’è una ragione che sa di buon auspicio, quello che lo show sia di un gradimento tale per il pubblico da chiedere addirittura il bis. Poi c’è un’altra ragione che però non dico, perché si capirebbe troppo dello spettacolo. Si tratta di uno one man show, dove faccio tante cose, dove ci sono i personaggi che hanno affascinato il mio pubblico televisivo e anche qualche inedito: ci sarà un Francesco “smascherato”, mostrerò il mio stile che unisce la musica alla comicità, mi farò conoscere meglio». 

Comicità e musica formano un binomio perfetto?

«Cerco di farlo il “più perfetto” possibile, la musica va sempre a braccetto con il varietà. Ci sono tanti che l’utilizzano, io lo faccio anche perché prima che comico nasco musicista. La presenza della musica dà ritmo e di conseguenza nello spettacolo non ci si annoia mai, lo spettatore è sempre sveglio».

Imitare Michael Bublè l’ha reso noto al grande pubblico, ma quale personaggio piace di più al pubblico?

«Il pubblico si divide su più fazioni e quindi più personaggi. Questo vale anche in base al posto dove vado. Napoli, che è la mia città, preferisce Bublè, quello con cui mi hanno conosciuto agli inizi in tv.

Ma se si va a Milano o Roma, sembrano apprezzare di più le più recenti di Ultimo o Achille Lauro. Ognuno ha le sue preferenze».

E a lei invece?

«Io lo dico sempre che tutti i personaggi sono come figli miei e quindi sono affezionato a tutti. Poi è chiaro che un posto speciale lo ha proprio Bublè, con il quale ho cominciato e che mi riporta indietro ai miei primi passi nello spettacolo. Poi posso dire che un altro che mi diverte molto fare è Achille Lauro».

La musica è essenziale nei suoi spettacoli, ma cosa ascolta fuori dal palcoscenico?

«Di tutto. Sono il quinto di cinque figli e sono stato influenzato, negli ascolti, sin da piccolo, da molti gusti e generi in casa. Per questo ascolto dal jazz alla classica, fino alla leggera. Ho ascoltato fin da piccolo Frank Sinatra, i Pink Floyd e anche Pino Daniele. Da musicista mi piace ascoltare tutto ciò che reputo buona musica, il mio orecchio un po’ esigente tende a non gradire il genere dei tormentoni orecchiabili. Ai nomi che ho detto prima aggiungo anche Michael Jackson e Stevie Wonder».

Da napoletano, Angelina Mango o Geolier?

«Non ho amato nessuna delle due canzoni, per quello che le ho detto prima Geolier non è proprio il mio genere. Musicalmente, se proprio devo scegliere, dico Angelina».

Prima ha nominato Jackson e Wonder, ha mai imitato loro o altri che le stanno a cuore?

«Loro due li ho fatti a Tale e Quale show, ho fatto anche Freddie Mercury e mi piace pure Mango».

Sogni o imitazioni ancora da fare?

«Più che sogno ho un rimpianto. La mia voce, che pure uso a 360°, ha un piccolo tallone di Achille: ho difficoltà a imitare le voci roche. Questo mi pregiudica delle cose, come Damiano dei Maneskin che invece vorrei fare».

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