Non è facile trovare qualcuno che non abbia pianto vedendo Ryan O'Neal e Ali MacGraw nel 1971 in Love Story. Era semplicemente impossibile mandare giù l'emozione per la storia di quella coppia diretta da Arthur Hiller. Impossibile. E che ad entrambi non sia stato dato l'Oscar nel 1971 grida ancora vendetta. Adesso si può piangere almeno un po' di nuovo per la morte a 82 anni dell'attore californiano che continuò a recitare ad altissimo livello anche Barry Lyndon di Stanley Kubrick e Paper Moon di Peter Bogdanovich.
L'annuncio del figlio
E' stato il figlio Patrick, giornalista sportivo a Los Angeles, a rivelare la scomparsa del padre noto anche per i suoi ruoli nella serie televisiva "Peyton Place" e nel film "Che succede, Doc?".
"Quindi questa è la cosa più difficile che abbia mai avuto da dire, ma eccoci qui. Mio padre è morto pacificamente oggi, con i suoi amorevoli amici al suo fianco che lo sostengono e lo amano come farebbe con noi", ha scritto Patrick.
Il ruolo di O'Neal in "Love Story" ottenne solo una nomination agli Academy Awards nel 1971 come miglior attore.
Per "Love story" vinse il David di Donatello nel 1972, un premio che amava sempre ricordare.
Era nato a Los Angeles, bravissimo e bello come un Dio: stregò, fra le altre, Bianca Jagger, Jacqueline Bisset, Barbra Streisand, Joan Collins, Diana Ross e Farrah Fawcett.
"Ryan - scrive ancora il figlio - non si è mai vantato. Ma ora ha il diritto di vantarsi in Paradiso. Soprattutto quando si tratta di Farrah. Adesso si incontreranno di nuovo, Farrah e Ryan. Gli è mancata terribilmente. Che abbraccio deve essere. Di nuovo insieme. Mi mancherai papà. Ti amo. Ti amiamo".