Il recanatese Street Delta Voice sulle piattaforme con il primo album “Ora!”: «Il mio è un viaggio fatto di sensazioni»

Il recanatese Street Delta Voice sulle piattaforme con il primo album “Ora!”: «Il mio è un viaggio fatto di sensazioni»
Il recanatese Street Delta Voice sulle piattaforme con il primo album “Ora!”: «Il mio è un viaggio fatto di sensazioni»
di Saverio Spadavecchia
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Lunedì 8 Maggio 2023, 04:45 - Ultimo aggiornamento: 15:22

RECANATI - È uscito “Ora!”, il primo album del giovane Street Delta Voice (nome d’arte di Leonardo Bersacchia) che, in undici brani, racconta in chiave pop, urban e trap, un mondo fatto di immagini e stati d’animo, dai più malinconici e riflessivi a quelli più freschi e accattivanti, cantati con la spensieratezza e l’emotività tipica dei vent’anni. Il 25enne di Recanati ha tagliato il traguardo del primo disco dopo un paio d’anni di lavoro e una manciata di singoli pubblicati. “Ora!”, prodotto da J2L e post prodotto presso il Sound Puzzle Studio di Recanati, è disponibile su tutte le maggiori piattaforme di streaming legale.

 
Quando è nata la passione per la musica?
«La passione c’è sempre stata e ho iniziato a scrivere le mie prime canzoni a 12 anni, solo con voce e chitarra. Sentivo di aver cose da dire anche se inizialmente tutto quello che componevo era solo per me. Ho sempre avuto questa necessità, volevo comunicare qualcosa. Verso i 15 anni ho iniziato ad avvicinarmi al rap e quindi qualche prima produzione casalinga. Qualche altro anno di crescita fino ad arrivare ad oggi, dove faccio quello che possiamo definire il “pop-urban-trap”, anche se con molta probabilità non riesco ad inquadrarmi in un genere ben preciso perché sto proseguendo una mia personale crescita musicale».
Questo perché ispirazione e crescita sono fondamentali per lei come artista?
«Sì perché già in questo album non seguono precisamente tutta la stessa chiave musicale. Non si può dire che in questo disco “Leonardo fa questo genere musicale, e farà questo genere musicale”, perché sono un racconto degli ultimi due anni di lavoro con umori e suoni diversificati. Sì, faccio pop, urban e trap ma c’è molto di più. Ci sono pezzi anche più vecchi, come “Mp3” che è nato con il mio produttore J2L. Lui è la persona che ha più di tutti creduto in me insieme a Edoardo Marani dei Sound Puzzle Studio che ci ha molto aiutato in questa canzone e anche su tutto il disco».
Quanto è stato importante lavorare con J2L che è stato uno dei tuoi più forti sostegni musicali?
«Lorenzo, J2L, è prima di tutto un amico e questo è fondamentale, così come sono amico con Edoardo. Con J2L è stato sempre tutto molto naturale. Lui è sì un produttore ma abbiamo lavorato sulle scelte musicali partendo da una sua base. Le cose con lui avvengono con estrema naturalezza, magari nascono da un suo beat e poi io vado ad aggiungere un testo».
Un disco intenso, con tematiche e linguaggi trasversali: questo disco può andare oltre al genere “pop-urban-trap”?
«Sì perché l’idea di base è quella di raggiungere più persone possibile. Il genere può sembrare giovanile, ma è riuscito a toccare anche chi, solo apparentemente, queste sonorità non dovrebbe neanche ascoltarle. Mi fa molto piacere perché possiamo definirle pop».
Crescita costante e ricerca musicale sonora quindi?
«Come sono partito da dodicenne con chitarra e voce, anche oggi cerco di capire come inserire musiche e sensazioni all’interno delle canzoni».
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