Sebastiano Coccetti di Pedaso al suo quarto horror: «Che passione»

Il regista e filmaker Sebastiano Coccetti di Pedaso insieme a un protagonista del corto
Il regista e filmaker Sebastiano Coccetti di Pedaso insieme a un protagonista del corto
di Chiara Morini
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 4 Novembre 2020, 06:00

PEDASO - Tempo difficile, quello presente, per la cultura e il mondo dello spettacolo. Si prova però a resistere come ha fatto il ventitreenne pedasino Sebastiano Coccetti che ha pubblicato, lo scorso 31 ottobre, il suo quarto corto. “Halloween 4 – The return of Micheal Myers”, è di genere horror, come gli altri tre precedentemente pubblicati sulla piattaforma YouTube. I protagonisti sono tutti talenti locali, compreso uno dei personaggi principali, il dottor Samuel Lumis, interpretato da Luca Vagnoni. Quest’ultimo parla di Coccetti come di «un regista di cinema indipendente, che crede nei talenti locali, nel valorizzare le potenzialità di tutto il settore artistico del territorio».
Sebastiano è una scelta voluta quella di far uscire il corto ad Halloween? 
«Sì certo. Anche perché avevo già realizzato corti per gli altri due e ho avuto per quelli già un buon riscontro di pubblico, oltre 14.000 visualizzazioni che, per un canale non eccessivamente grande come il mio, sono un buon risultato».
Che riscontri ha per questo nuovo episodio da lei scritto e diretto?
«La gente inizia a commentare. E l’episodio piace. Per me è una bella soddisfazione questa». 
Perché ha scelto di dedicarsi al genere horror? 
«Lo adoro! Mi rendo conto che non è per tutti, ma devo dire che mi ha appassionato sin da piccolo. Vede, mia madre mi raccontava storie del tipo “Gatto e la Volpe”, mio padre mi parlava di uomo lupo. Queste ultime erano le narrazioni che mi coinvolgevano di più. Il bis lo chiedevo per queste. Poi crescendo ho iniziato a vedere i film, e la passione è andata avanti». 
L’idea di dedicarsi al mondo dell’arte?
«Avevo 16 anni e gravitavo intorno al teatro e ai musical. Poi ho fatto la scuola di cinema e recitazione a Tolentino e lì ho capito molte cose».
Per esempio? 
«Vede, recitare è bello, ma mi sentivo più vicino ai registi, al dietro le quinte, o meglio al dietro la macchina da presa. Noi allievi-attori li guardavamo, osservavamo i registi, parlavano tra loro, creavano. E ho capito che mi piaceva di più. Diplomato, con uno dei miei colleghi di corso e con una telecamera, abbiamo deciso di fare qualcosa insieme».
Come arriva ai corti horror di Halloween?
«Con il mio collega, ad un certo punto, le strade si sono divise ed è nata la “Coccetti Indie Film”, con cui realizzo questi corti. Ho creato un bel gruppo, persone di cui mi fido, serie, e di talento. Come Vagnoni, ma anche gli altri protagonisti di questo corto. In Halloween 4 hanno recitato anche Anna Bruti, Edoardo Spaccasassi, Marcello Rosati, Eros Santori, Lorenzo Perini. Tutti bravi, lavorare con un gruppo che crede in te, è importante». 
Il prossimo video? 
«Non lo so, non mi va di continuare sullo stesso tipo di horror. Vorrei spaziare». 
Perché secondo lei? 
«Il 4k e l’8k hanno rovinato la qualità dell’horror, secondo me.

Certo ci sono immagini spettacolari, ma quelle dei film dell’orrore anni ‘80 erano più autentiche. E se potessi diffondere i miei lavori in piattaforme non digitali, girerei in analogico. Potrei farlo e convertire, ma i supporti non ci sono. Certi effetti li faccio manualmente».

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