Orgogliosamente Marche. Il sottotitolo dell’edizione 2023 del Vinitaly appena conclusa. Protagoniste assoluti sono stati la qualità dei vini marchigiani e l’autenticità dei suoi produttori in un maxi-stand dove la Regione ha saputo esaltare le Marche come Wine Destination e tradurre negli spazi la dimensione salotto a tutto business di una delle fiere internazionali più importante del settore.
La kermesse
In quattro giorni, la kermesse ha registrato 92mila presenze di cui 29.600 stranieri provenienti da 143 paesi. Un flusso che ha travolto le 106 cantine. Solo alla “Terrazza Marche”, stappate più di 600 bottiglie e oltre 8mila buyers e stakeholders alle degustazioni libere. Intanto, punto a favore della qualità, le Marche sono ben presenti nella 5Star Wines -The book. La selezione enologica di Verona Fiera e Assoenologi che accompagna il brand Vinitaly nel mondo. Include vini che hanno ottenuto un punteggio pari o superiore a 90 a seguito di un blind testing che, quest’anno, ha coinvolto 2200 campioni su iniziativa dei produttori.
Le cantine e le etichette selezionate sono “Godenzia”, il Verdicchio di Matelica Riserva Docg 2020 della Cantina di Enzo Mecella che ha ottenuto 95 punti; “Celso”, il Bianchello del Metauro Doc Superiore 2022 (93p.) e “Guerriero del Mare”, Igt Bianco 2021 (90p.) dell’Az. Ag. Guerrieri; “Sassi Neri”, Conero Docg Riserva 2019 (93p.) di Fattorie Le Terrazze; “Salmariano”, Verdicchio dei Castelli di Jesi Riserva Docg Classico 2019 (92 p.) e “Orgiolo”, Lacrima di Morro d’Alba Doc Superiore 2020 di Marotti Campi; di Conte Leopardi è stato segnalato “Pigmenta”, Cònero Docg Riserva 2018 (92p.), “Castelverde”, Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore 2022 (91) e “Calcare”, Marche Igt Sauvignon 2022 (90 p.); di Montecappone, “Sabbionare”, Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore 2021 e “Utopia”, Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Docg Classico 2019.
Wine Without Walls
Molto interessante la sezione Wine Without Walls dedicata al vino biologico o biodinamico dove le Marche hanno dato un’ulteriore prova della crescita in qualità dei vigneti biologici che occupano il 39,5% della superficie vitate. Le province di Ascoli Piceno e Fermo hanno addirittura superato il 46. Premiato “Miglior rosato Vinitaly 2023”, il Marche Igt Rosato dell’Az. Ag. Centanni di Montefiore dell’Aso che, al Vinitaly 2022, era stata incoronata “Miglior cantina dell’anno”, segnalati il “Santa Maria”, “Cimula” e “Canapale”, due Offida Docg e un Marche Igt Rosso. Altri vini piceni inseriti sono “Incanto”, Falerio Doc Pecorino di Villa Manù di Lapedona e “Amare”, Passerina Docg bio e “Saggiolo”, Pecorino Docg bio dei Vigneti Santa Liberata. Cantina guidata dalla famiglia Savini, terza generazione di vignaioli, che, dal 1992, hanno convertito le tenute di Petritoli, di Carassai e di Sant’Elpidio a Mare. Per il Verdicchio dei Castelli di Jesi segnalati il Classico Superiore “San Floriano” e “Villaia” di Pieralisi, il Riserva “Lògos” di Vigna degli Estensi e “Ergo” di Montecappone. Tra gli eventi: Umani Ronchi che ha presentato “Vecchie Vigne Historical”, un Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore a tiratura limitata, affinato per oltre 60 mesi; una verticale del pluripremiato “Roggio del Filare”, storico vino prodotto da 30 anni dall’azienda Velenosi.