È uscito da pochi giorni in libreria, per i caratteri della Seri Editore di Macerata, il nuovo libro, l’ottavo per l’esattezza, dell’intellettuale di Cupra Marittima Antonio De Signoribus. Un’opera che si preannuncia come un grande successo già da questi primi giorni. S’intitola “Le sette noci d’oro”, ed è composto da tre capitoli e da 21 bellissime fiabe.
Le motivazioni
L’autore, scrittore, filosofo, antropologo, nonché “Maestro dì letteratura fiabistica internazionale”, ha voluto sminare i cuori con questo libro creando un incantamento puro, che fa bene all’anima. I personaggi delle fiabe di Antonio De Signoribus non sono esseri sovrumani, come gli eroi dei miti; sono piuttosto personaggi comuni, però fortemente estremizzati: l’uno è l’incarnazione della bontà e della generosità, l’altro della cattiveria, e della ferocia. In queste fiabe non c’è, comunque, la netta separazione tra umano e non umano: gli animali sono esseri antropomorfi: parlano e aiutano l’eroe a compiere la propria impresa. Quintessenza, comunque, delle fiabe dell’esperto e autorevole studioso De Signoribus, è il prodigio.
I temi
Mutamenti improvvisi, unguenti magici, fate buone o cattive, belle come raggi di sole, ci lasciano come abbagliati, come rapiti. «L’approfondita conoscenza- scrive Susanna Polimanti nella prefazione al libro - la vivacità della fantasia e la straordinaria ironia, rendono questo libro un classico di nuova generazione, sicuramente immortale, in grado di avvincere qualsiasi pubblico, bambini non esclusi.
Il valore
Un libro da non perdere, dunque, specialmente in questo nostro difficile tempo «sempre più ruvido e sempre più avaro di sogni e di prodigi - spiega l’autore– : è giusto dunque lasciarsi andare ai sogni e ai prodigi». Insomma un meraviglioso mondo quello di De Signoribus che nei prossimi mesi darà il via anche a una serie di presentazioni. Già fissata quella del 23 marzo all’Auditorium di San Benedetto in collaborazione con l’associazione I Luoghi della scrittura che ha ripreso la programmazione culturale primaverile ma l’esordio potrebbe anche essere anticipato.