Una madre pianista, e una figlia che, dopo la perdita del suo bambino, ricorre a lei, l'unica persona che possa darle soccorso. Ma se la madre, Charlotte, ha votato la vita al pianoforte, che soccorso può esserci, che dialogo? Ce lo raccontò Ingmar Bergman in “Sinfonia d'autunno”, film di culto interpretato da due donne/icona: Ingrid Bergman e Liv Ullmann.
Gabriele Lavia ha avuto l'ardire di portare in scena la sceneggiatura del film. E dopo l'anteprima assoluta al teatro di Solomeo, ecco il vero debutto a Fano, al teatro della Fortuna che ha offerto la residenza alla compagnia per il riallestimento definitivo. A interpretare Charlotte, Lavia ha voluto Anna Maria Guarnieri, una donna che ha votato tutta la vita alla professione teatrale, accanto a Valeria Milillo (un'intensa Eva), a Silvia Salvatori che interpreta la difficile parte di Helen, figlia/sorella con handicap, e a Danilo Nigrelli, un magnifico Viktor, il marito di Eva.
Davanti a un caffè, prima del debutto (domani replica alle 17), i begli occhi di Nigrelli mandavano lampi arguti: “Strano, trovarsi unico uomo con tre donne in scena: di solito succede il contrario... ma rispetto al film, in cui Viktor assiste muto allo scontro tra personalità femminili, Lavia ha voluto aggiungere al mio personaggio, integrando il testo con battute da altri lavori di Bergman, un peso specifico maggiore: in sostanza sono il perno della situazione, tra le tre figure femminili”.
Un ago della bilancia?
Vorrebbe esserlo. È una figura dolorosa, che ha subito la stessa perdita e sa di non essere amato dalla moglie, ma vorrebbe aiutarla a recuperare un rapporto con la madre, con la sorella.
Cosa gli manca?
È pieno di incertezze, come l'uomo post moderno tra donne piene di contraddizioni ma che sembrano più salde, più determinate.
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