Il bassista Saturnino, storico braccio destro di Jovanotti: «Che bello tornare ad Ascoli anche per mia madre e le sue olive di pesce»

Il bassista ascolano Saturnino Celani (a destra nella foto) al Teatro Ventidio Basso con il violinista Edoardo de Angelis e, al centro, il fotografo ufficiale del Premio David di Donatello Giuseppe Di Caro
Il bassista ascolano Saturnino Celani (a destra nella foto) al Teatro Ventidio Basso con il violinista Edoardo de Angelis e, al centro, il fotografo ufficiale del Premio David di Donatello Giuseppe Di Caro
di Filippo Ferretti
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Domenica 23 Ottobre 2022, 07:10

ASCOLI - È uno dei personaggi della musica italiana più conosciuti, inconfondibile per via del suo modo di presentarsi e di muoversi sul palco, sia che si esibisca in chiave solista che con altri artisti. Si tratta del bassista ascolano Saturnino Celani, conosciuto semplicemente come Saturnino, da 30 anni braccio destro di Jovanotti, che nel 1991 è andato a vivere a Milano per dare concretezza artistica al suo lavoro di musicista, compositore e produttore discografico.

 
La mamma vera chef
Un percorso che è stato reso più forte tramite studi giovanili intrapresi con passione, partendo proprio dalla scuola ascolana di musica, l’istituto Spontini, dove sono stati allievi anche gli altri ascolani celebri nel campo delle sette note, come Giovanni Allevi o Dario Faini, in arte Dardust. Lui che nei primi anni si è dedicato allo studio del violino, prima di scoprire a 14 anni il basso elettrico, da sempre torna con grande affetto nella sua città natale, dove da adolescente ha dato vita a varie band esplorando diversi generi musicali. Ogni volta la sua famiglia d’origine fa festa al suo ritorno, con sua madre, autentica maestra in cucina, che non manca mai di far trovare a Saturnino le specialità culinarie ascolane. «Ma non solo per me. Le volte in cui sono arrivato ad Ascoli con Lorenzo lei gli ha preparato la variazione delle olive di pesce», racconta il bassista più famoso d’Italia, evidenziando la nota non inclinazione per la carne da parte del cantante di “Ragazzo Fortunato” e “Ombelico del mondo”, con cui ha dato vita al ritorno del Jova Beach. «E a questo proposito, proprio perché sono stato impegnato tutta l’estate, ho dovuto lasciare ad Ascoli, a casa di mia sorella Giovanna, il mio inseparabile cane Oliva, che in questo caso ha vissuto una vera e propria vacanza», rammenta l’artista che non a caso ha scelto per il suo partner a 4 zampe un nome del genere e proprio per evitare di allontanarsi troppo dalle sue origini.


Le persone care
«Tornare a casa è sempre bello e lo è ancora di più quando affianchi una persona a cui far conoscere la tua città: è accaduto con la mia compagna Alberta Bargilli, che adesso la adora», spiega Saturnino, certo tuttavia del fatto che tra le cose più belle nel tornare nelle Marche ci sia anche e soprattutto ritrovare le persone di sempre. «E anche lavorarci, magari», aggiunge, ripensando al palco del Festivalbar dove in passato si è esibito varie volte con l’inseparabile Lorenzo, ma anche al memorabile concerto tenuto alcuni anni fa con l’amico e collega, il violinista Edoardo De Angelis.

Ma l’esperienza più emozionante vissuta in città sotto i riflettori è stata un’altra per lui, si tratta del Memorial “Alessandro Troiani”, evento intitolato al suo amico d’infanzia, scomparso prematuramente e alla cui figura Dardust dedica ogni anno una serata prestigiosa.

«Vi ho partecipato per due anni e per me è stata una grande emozione: lavorare con Dario inoltre è straordinario, lui è un grandissimo artista e una persona incredibile, capace di mantenere con le sue radici un rapporto continuativo e genuino», confessa il bassista d’oro del pop italiano, pensando anche il fatto che tanti ascolani celebri in passato abbiano fatto pace con il proprio territorio di origine tanti anni dopo essere andati via. «Forse anche quello è naturale dopo essere fuggiti, per ritrovarsi e amarsi ancora di più», conclude il musicista e produttore, che per Jovanotti ha scritto decine di canzoni da “Serenata Rap” a “Per Te”, da “Il più grande spettacolo dopo il Big Bang” a “Baciami ancora”.

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