Marche, dall’aeroporto nel caos alla chiamata alle urne: ecco le sfide della Regione

di Martina Marinangeli
Martedì 2 Gennaio 2024, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 3 Gennaio, 08:34 | 2 Minuti di Lettura

Il new deal con Salvi tra liste d’attesa al palo e carenza di personale

Tecnicamente, è il sottosegretario alla presidenza della giunta. Quindi un aiuto per il governatore Francesco Acquaroli nell’espletare le varie funzioni collegate alle sue deleghe. Ma visti i compiti che gli sono stati attribuiti e il passato da primario del Pronto soccorso e della Medicina d’Urgenza a Torrette, Aldo Salvi il suo apporto lo darà in particolare alla sanità. Il settore, deragliato in tutta Italia dopo il Covid, anche nelle Marche paga pegno e soffre di una serie di criticità che stanno mandando in apnea il sistema sanitario: dalla carenza di personale sempre più impattante al cronico problema della mobilità passiva. Nell’esprimere il parere al bilancio regionale 2024/2026, il collegio dei revisori dei conti ha parlato delle liste d’attesa - il nervo più scoperto del settore - come «vero banco di prova di questa amministrazione», mirando poi ad alzo zero su Palazzo Raffaello e definendo i tempi per ricevere le prestazioni richieste «non tollerabili, che portano a pensare che la sanità marchigiana tutt’altro che universale sia per pochi privilegiati (facoltosi, raccomandati, fortunati)». Parole che hanno fatto andare su tutte le furie il governatore Acquaroli.

Ma anche questo irrituale scontro istituzionale rappresenta un campanello d’allarme su un fondamentale servizio al cittadino che si è inceppato. Per fare una mammografia si deve attendere anche più di un anno. E l’alternativa - spesso prospettata dagli stessi operatori del Cup - è quella di rivolgersi al privato. Se diventasse la prassi, renderebbe la sanità davvero un lusso per pochi. Non è un caso che tra le principali deleghe di Salvi ci sia il governo delle liste d’attesa, su cui anche l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini sta concentrando buona parte delle sue energie. Ora bisogna vedere se tra i due si instaurerà un rapporto di collaborazione o di concorrenza. Saltamartini ha giurato che non ci saranno contrapposizioni. È l’auspicio anche dei marchigiani, che vogliono veder risolte il prima possibile le storture del più importante dei settori.

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