Emma a Le Iene: «Dopo il tumore mi hanno tolto le ovaie ma posso avere figli. No fecondazione per donne single? Una str***ata»

di Ida Di Grazia
Lunedì 15 Aprile 2024, 18:14 | 2 Minuti di Lettura

Il ricordo del papà

Con l’inviato parla della sua infanzia: «A Natale al sud tutti i bambini salgono sulla sedia e dicono le poesie per prendere i soldi, io no. Piuttosto senza soldi, ma mi vergognavo a fare questa roba della sedia». Quindi di suo padre, purtroppo venuto a mancare a causa di una leucemia, il primo a spronarla nel canto: «Le cose più divertenti e allucinanti della mia vita le ho fatte con mio padre. Io e lui uscivamo a bere e finiva tipo a quattro gin tonic a testa, non riuscivamo a tornare a casa a piedi! Quando, una volta, siamo tornati a casa, mia mamma ci ha fatto un c**o a tutti e due. Ci sono giorni in cui non riesco a guardarlo (nei suoi video, ndr.) perché sto male».

Emma racconta dell’accaduto, rivivendo il giorno in cui è successo: «È successo un anno e mezzo fa. E tutti i giorni mi sveglio e dico “ah ca**o, mio padre è morto!”. Ero sul divano, squilla il telefono ed era mio fratello. Io avevo capito tutto, subito. Sentivo le urla di mia madre e mio fratello che faceva “Chicca torna a casa che papà non c’è più” e poi, vabbè, l’inferno. Non mi sono potuta godere nemmeno i funerali perché purtroppo arrivava la gente con i telefonini accesi, con i video. È stato tremendo».

«La cosa che mi ha fatto strano - prosegue Emma - è stato quello che mi ha detto quando sono partita. Mi ha guardata e mi ha detto “Mi raccomando, ogni lasciata è persa” e ho risposto “Papà ma tra quarantott’ore sto a casa”, e lui: “Sì, sì, ma tu ricordati questa cosa che ogni lasciata è persa”. Quindi ora non me ne fo**e proprio, di niente. Io faccio tutto quello che voglio adesso».

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