Scommesse, lo scandalo continua: Corona fa il nome del romanista Zalewski. Giovani, ricchi e annoiati: cosa colpisce di questa (brutta) storia. «Coinvolti 50 giocatori»

di Gianluca Murgia
Venerdì 13 Ottobre 2023, 15:49 - Ultimo aggiornamento: 15 Ottobre, 07:43 | 1 Minuto di Lettura

La leggerezza disarmante e la noia

Esercizio abusivo di attività di giuoco o di scommessa, è questo il reato che la Procura di Torino contesta a Zaniolo, Fagioli e Tonali. Il sospetto dei procuratori torinesi è che dietro i siti illegali dell'Est, di cui si è parlato, operi la criminalità organizzata. In attesa di altri nomi (già preannunciati) c'è una cosa che colpisce di questa storia (sempre che venga accertata e confermata): oltre alla leggerezza disarmante di fondo, fa impressione la giovanissima età di tutti i calciatori che al momento parrebbero coinvolti. Zaniolo '99, Tonali '00, Zalewski '02 e Fagioli '01. Tutti con un presente roseo, profumatamente retribuito e con futuro tutto da scrivere probabilmente ai massimi livelli. Perché cadere - sempre che sia tutto vero, chiariamolo ancora - nella tentazione di qualcosa non solo di proibito ma che, alla stregua del doping, potrebbe macchiare o incenerire in un colpo solo una carriera? Ovviamente non è, non sarebbe, una questione di soldi. Possibile che tutti siano affetti da ludopatia? Oppure, siamo di fronte a una generazione che per dribblare la noia di chi a 20 anni ha già tutto (per sé e per un paio di generazioni future) vuole provare emozioni sempre più forti? E pensare che per quello basterebbe il campo...

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