Le email
Al momento, dalla documentazione dell'Antitrust, è emerso che il rischio di pubblicità ingannevole era stato considerato dalla società piemontese e aveva messo in guardia i suoi dipendenti per evitarlo. In un email scritta da un dipendente della Balocco si legge: "Massima attenzione all’attività benefica che ci espone a pubblicità ingannevole se correlata alle vendite […] Occorre spiegarglielo bene, meglio forse per telefono". Alla fine però l'Antitrust a dicembre ha accertato nella vendita del pandoro proprio una pubblicità ingannevole, costringendo così l'influencer a pagare un milione di euro come risarcimento.