Violenza sessuale e botte dopo la discoteca a Gabicce, turista veneto resta in carcere. L'avvocato: discrepanze nel referto medico della ragazza

Violenza sessuale e botte dopo la discoteca a Gabicce, il turista veneto resta in carcere. L'avvocato: discrepanze nel referto medico della ragazza
Violenza sessuale e botte dopo la discoteca a Gabicce, il turista veneto resta in carcere. L'avvocato: discrepanze nel referto medico della ragazza
di Gianluca Murgia
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Venerdì 5 Agosto 2022, 17:21 - Ultimo aggiornamento: 6 Agosto, 09:37

GABICCE  - Violenza sessuale nei confronti di una giovane turista milanese: resta in carcere il presunto aggressore, un 35enne veneto residente a Mirano. Lo stupro, secondo quanto denunciato dalla 18enne, si era consumato in Romagna dopo essere uscita dalla discoteca Baia Imperiale di Gabicce. L'uomo, conosciuto poco prima, si era offerto di riaccompagnarla in albergo a Riccione (dove la giovane soggiornava con la famiglia) con la propria auto. La violenza, sessuale e fisica (con un referto per la ragazza di 45 giorni di prognosi), si era poi scatenata durante il tragitto. Nella giornata di oggi il gip del Tribunale di Pesaro, competente per territorio, accogliendo la rinnovata richiesta di applicazione di misura cautelare inoltrata dalla Procura della Repubblica, ha applicato nei confronti dell’arrestato la custodia cautelare in carcere, «dopo aver rivalutato in via autonoma le esigenze cautelari sottese alla vicenda portata alla sua attenzione». I colleghi del Tribunale di Rimini, invece, aveva optato per gli arresti domiciliari.

La difesa dell'uomo

L'avvocato difensore del 35enne veneto ha già fatto sapere che farà ricorso al riesame di Ancona e che ha già contattato un medico legale per analizzare i referti sanitaria della ragazza dove, a suo avviso, sarebbero emerse delle discrepanze nella documentazione.

medica e i 45 giorni di prognosi. 

La ricostruzione dell'accaduto

L'uomo era stato arrestato dalla polizia lo scorso 30 luglio. Il personale della polizia di stato della Squadra Mobile di Rimini aveva eseguito un fermo d’indiziato di delitto nei suoi confronti perché ritenuto responsabile di violenza sessuale e lesioni personali aggravate nei confronti della diciottenne in vacanza a Riccione. Fatti gravissimi per i quali la vittima ha riportato lesioni giudicate guaribili dai sanitari con giorni 45 di prognosi. La ragazza ha denunciato per quanto accaduto e pur ricostruendo chiaramente la dinamica dei fatti, ha fornito agli investigatori pochissimi dettagli circa l’identità dell’autore della violenza, indicandolo con il solo nome di battesimo e con i dati del profilo social.

Le indagini e il cambio di competenza

Attivate immediatamente le indagini, il personale della Squadra Mobile ha rintracciato l'uomo in una struttura ricettiva di Riccione dove, con i bagagli in mano, si stava allontanando repentinamente dalla località balneare. Lo stesso, immediatamente fermato e sottoposto alla misura precautelare, è stato messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per la successiva procedura di convalida, all’esito della quale era stati disposti gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Il Gip del Tribunale di Rimini, rilevata poi la propria incompetenza in ragione del luogo del commesso reato (Gabicce, in provincia di Pesaro e Urbino), ha rimesso gli atti al Pubblico Ministero per l’inoltro alla Procura di Pesaro Urbino. Oggi, la decisione del gip del Tribunale di Pesaro: la custodia cautelare in carcere.

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