Valentino Rossi si confessa: «Torno in MotoGp? Al massimo per fare il commentatore. Ho ancora voglia di correre. Un altro figlio? Tra un po'»

Le anticipazioni dell'Intervista esclusiva al campione di Tavullia su Mow

Valentino Rossi lettore speciale
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Giovedì 26 Ottobre 2023, 18:28 - Ultimo aggiornamento: 18:31

TAVULLIA - «Guidare la macchina è meno estremo», racconta il pilota e campione mondiale Valentino Rossi nel reportage esclusivo a firma di Moreno Pisto, direttore della testata giornalistica MOW (mowmag.com), durante il weekend in Catalunya per la tappa del Fanatec GT World Challenge Europe insieme al team di Valentino Rossi. Il pilota di Tavullia, dopo 9 titoli mondiali nei campionati di motociclette e una carriera sportiva che lo ha reso un mito globale, spiega il differente impegno fisico che richiede la guida su quattro ruote: «Guidare la macchina è meno estremo. Con la MotoGP bisogna allenarsi un sacco, uno che ha quarant’anni paga uno svantaggio rispetto a chi ne ha venti. Sai, in questo periodo ho cambiato molto il mio metodo, però il bello è che sto continuando ad allenarmi con tutti i ragazzi dell’Academy: le giornate a Misano Adriatico, a Portimao, al Ranch… Di base sono io il loro allenatore sulla moto, ma la parte in palestra, ecco, l’ho ridotta».

«Ho ancora voglia di correre, il prossimo anno nel Wek andiamo anche a San Paolo»

Alla domanda del magazine di AM Network, circa il motivo che lo spinge a gareggiare, Rossi risponde: «Lo faccio perché ho voglia di correre. È stato veramente un toccasana smettere con le moto, ma se fossi rimasto a casa sarebbe stata tosta.

Il prossimo anno nel WEC faremo molti spostamenti fuori dall’Europa, per via del jet lag sarà più dura però dai, vuoi mettere? Andremo anche a San Paolo, dove non sono mai stato». Valentino precisa, poi, perché non rimpiange l'agonismo della MotoGP: «Venti gare cominciavano a essere un peso, non c’è più uno stop. Quando se ne facevano quindici era diverso, e comunque da metà novembre a metà gennaio non facevi niente. Adesso finisci il 27 novembre e già il 7 dicembre ricominci ad allenarti. Troppo stress. Qui, quando abbiamo vinto a Misano, un quarto d’ora dopo la gara ero già nel box con i miei amici e il team a bere e a far casino. Ma se vinci una gara di MotoGP prima devi fare il podio, poi le conferenze stampa, poi altri incontri e solo dopo due ore e tre quarti torni nel box ancora con la tuta: diciamo che il bello della vittoria è un po’ passato. Ti fanno l’applauso, certo, ma l’adrenalina è scesa».

«Torno in MotoGp? Al massimo da commentatore»

Nel reportage Valentino Rossi sottolinea l'intenzione di vincere il campionato mondiale endurance il prossimo anno e chiude qualsiasi possibilità di un ritorno in sella alle motociclette di MotoGP: «Impossibile. Al massimo posso tornare come commentatore - precisa infatti il nove volte campione del mondo - a me piacerebbe farlo. Soprattutto la Sprint con Sanchio e Meda, sarebbe divertente. Però quando vado alle gare mi piace ancora seguirle in pista, dal vivo vedi quell’ultimo pelo». Allora, diciamo che sarebbe un inviato in  pista niente male.

Valentino lettore. Di cosa? Gialli, ovviamente

Valentino Rossi dettaglia su MOW alcuni aspetti inediti del proprio privato, a partire dalle attuali letture preferite: «Mi piacciono molto i gialli. Ho letto quello di Salvatore Esposito di Gomorra e quello di Maggioni, "La calda estate", un giallo su Milano e adesso uno bello di Nicola Lagioia, "La città dei vivi". Questo mi sta piacendo di brutto, va dritto al punto».

«Secondo figlio? Tra un po', vediamo»

Valentino Rossi su MOW illustra anche il differente impegno fisico che richiede la guida su quattro ruote, rispetto alla motocicletta: «Guidare la macchina è meno estremo. Con la MotoGP bisogna allenarsi un sacco, uno che ha quarant’anni paga uno svantaggio rispetto a chi ne ha venti». Sempre nel reportage pubblicato in esclusiva dal magazine di AM Network, Valentino Rossi si sbilancia su un futuro secondogenito insieme alla propria compagna: «Ma è vero che avere una bimba dà più gusto di un maschio?» ha domandato infatti Valentino Rossi al direttore di MOW, Moreno Pisto, che è padre di quattro figli, aggiungendo: «Ah allora no, è solo diverso, ma è lo stesso una figata - ha precisato il campione di Tavullia - mi piacerebbe averne uno tra un po’, vediamo». 
 

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