Commissione parlamentare a Riceci, delegazione mercoledì in missione

Commissione parlamentare a Riceci, delegazione mercoledì in missione
Commissione parlamentare a Riceci, delegazione mercoledì in missione
di Eugenio Gulini
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Sabato 9 Marzo 2024, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 13:04

URBINO Continua il lavoro della Commissione ecomafie. La riunione di ieri, a Roma, dell’Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi, ha stabilito che una delegazione della Commissione parlamentare mercoledì arriverà a Riceci si recherà in missione, mercoledì 13 marzo, nella provincia di Pesaro Urbino, sul sito di Riceci.

Grande attenzione

«Questa missione – spiega Gianluca Carrabs della Direzione Nazionale dei Verdi - dimostra la forte attenzione che suscita il caso Riceci a livello parlamentare.

Finalmente potrà essere smentito il sindaco Gambini che ha sostenuto proprio in Commissione la tesi che Riceci non è di pregio naturalistico, ma è una discarica da bonificare, da dove non si vede Urbino. Sara’ svelato un tassello in più di questo intricato groviglio di commistioni di interessi pubblici e privati per gestire un affare stramiliardario in barba alle regole più elementari di trasparenza, alla salute della nostra comunità e dell’ambiente che ci circonda. Sono fiero di aver scoperchiato questo vaso di Pandora».

«I dettagli che man mano emergono – aggiunge Francesco Veterani, esponente del comitato contro la discarica – mettono in evidenza, soprattutto, una cosa e cioè una ingerenza inaccettabile degli interessi privati nei beni comuni e nell’interesse pubblico». Idem per Sinistra per Urbino: «La richiesta di chiarimenti dei commissari apre un grande caso sulla convergenza di interessi economici che scavalca di fatto ogni appartenenza politica. Le audizioni di Della Betta e Mazzoli contraddicono precedenti dichiarazioni, smentiscono le interviste comparse sulla stampa e il contenuto delle stesse audizioni da parte di altri protagonisti della vicenda. Ormai è un groviglio di dichiarazioni nelle quali ciascuno dei protagonisti smentisce ‘altro e quanto detto in precedenza, nel puerile gioco dello scaricabarile». Insomma, Riceci non s’ha da fare.

«Troverà contrari tantissimi urbinati che non vogliono affacciarsi dalle mura e vedere una valle sbancata per far spazio all‘immondizia e che ci possiamo risparmiare spronando l’industria locale affinché percorra assieme a noi una strada che punti dritta all’economia circolare per redistribuire sul territorio ricchezze e non concentrarle in pochissime mani– continua SpU - Urbino può salvaguardare il suo territorio solo con una gestione pubblica dei rifiuti e dell‘acqua mediante la costituzione di una società interamente pubblica idonea per l‘affidamento in house».

I documenti

In questi giorni fa molto parlare a Urbino il ruolo dell’assessore al Turismo Roberto Cioppi, uno dei soci (al 30%) di BioAbita. Come si evince dai documenti, i preliminari di acquisto dei terreni sono stati stipulati presso lo studio Bonci & De Cesaris, altri soci di BioAbita al 30% e di cui faceva parte anche Maurizio Mazzoli (10%) ex rappresentante per della Provincia del Cda di Marche Multiservizi. La società è entrata in liquidazione dal 23 settembre 2022.

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