Urbino, l'opposizione all'attacco: «La cimasa del Bellini dimenticata, occasione persa per Pesaro 2024»

Urbino, l'opposizione all'attacco: «La cimasa del Bellini dimenticata occasione persa per Pesaro 2024»
Urbino, l'opposizione all'attacco: «La cimasa del Bellini dimenticata occasione persa per Pesaro 2024»
di Luigi Benelli
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Martedì 19 Marzo 2024, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 20 Marzo, 09:41

PESARO Cimasa del Bellini a Milano, i consiglieri d’opposizione parlano di una «cultura fatta di feste e pizza Rossini». E di occasione persa. La parte superiore dell’Incoronazione della Vergine di Giovanni Bellini, datata 1475, è volata in prestito dai Musei Vaticani al Museo Diocesano di Milano.

Nell’anno della Capitale della Cultura poteva essere un’operazione di ricomposizione importante, ma Pesaro non ci ha provato. Cosa che ha scatenato critiche, a partire da Fratelli D’Italia che con Daniele Malandrino e Serena Boresta sottolineano: «Una amministrazione festaiola e il giocattolone cinese. Non ne avevamo bisogno davvero. È l’ennesima riconferma che c’è una spiegazione se le parole più usate fino ad ora per questa Capitale della cultura sono “festa” e “pizza Rossini”».

Nel dettaglio

Malandrino parla di «un’altra occasione persa non tanto da Ricci ormai vicino all’uscita ma dal “nuovo” assessore alla Bellezza Vimini già riconfermato da un Andrea Biancani che si sente così vincente da avere già assegnato a prescindere uno degli assessorati più importanti della amministrazione a fronte di accordi dentro stanze chiuse». La coordinatrice comunale FdI Serena Boresta invece si chiede: «Cosa è successo questa volta? Il Cristo ritratto nella cimasa (la parte superiore) della pala di Pesaro del Bellini che di solito è presso i Musei Vaticani, si trova ora a Milano in mostra fino all’ 11 maggio presso il Museo Diocesano locale.

In assenza di un oggetto iconico (il giocattolone cinese messo in piazza certo non lo è) sarebbe stato importante rivedere la Pala di Bellini al completo per l’anno della Capitale della Cultura a Pesaro.

Un capolavoro pesarese del quale essere orgogliosi. E invece no». Boresta e Malandrino chiudono: «È l’ennesimo errore culturale di questa amministrazione e sotto Vimini e Ricci brindano per un evento enogastronomico minore che non si svolge nemmeno a Pesaro. A testimonianza che per loro la cultura si beve o si mangia. Altrimenti cultura non è».

Giulia Marchionni, consigliera Prima C’è Pesaro rileva: «Pesaro è Capitale della cultura ma paradossalmente questo segmento non è stato valorizzato. Ci sono tante esperienze positive del territorio dimenticate. Chiedere in prestito la cimasa del Bellini sarebbe stato straordinario nell’anno da Capitale. Si poteva ricomporre un gioiello che abbiamo ai musei civici ancora con la sua carpenteria originale, in tutta la sua interezza. Si poteva diffondere la notizia in tutto il territorio italiano ed essere attrattori come già avvenuto per la mostra delle Scuderie del Quirinale nel 2008, quando fu ricomposta per l’ultima volta».

L’amarezza

Marchionni chiude: «Ci siamo lasciati sfuggire questa occasione e abbiamo lasciato che l’opera volasse a Milano. Un turista italiano o straniero che vuole vedere una bella mostra di livello nazionale e internazionale, dovrà andare a Urbino per vedere l’esposizione su Federico Barocci. Si doveva fare di più».

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