Telefonate di falsi carabinieri, a Mondolfo scatta l'allarme truffe ai danni degli anziani: tam tam sui social

Telefonate di falsi carabinieri, a Mondolfo scatta l'allarme truffe anni danni degli anziani: tam tam sui social
Telefonate di falsi carabinieri, a Mondolfo scatta l'allarme truffe anni danni degli anziani: tam tam sui social
di Jacopo Zuccari
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Sabato 14 Ottobre 2023, 07:10 - Ultimo aggiornamento: 11:23

MONDOLFO  - Si spacciano per carabinieri per tentare le truffe a danno degli anziani del paese. E’ successo a Mondolfo dove numerosi residenti, esasperati dalle telefonate ricevute a casa da ignoti che chiamavano dicendo di essere “comandanti dei carabinieri”, si sono rivolti alla locale stazione per avere chiarimenti e smascherare i truffatori.

 

Il rischio

«Ciao, e anche io sono un carabiniere, e mi hanno chiuso il telefono», hanno raccontato ieri mattina in viale Cavour alcuni residenti che avevano ricevuto sul numero di telefono della propria abitazione le telefonate da parte degli sconosciuti. Sempre più spesso infatti oltre ai venditori di contratti telefonici da parte degli operatori di compagnie telefoniche, falsi avvocati o da parte di agenzie di fornitori di energia, capita di ricevere telefonate ingannevoli.

Era successo qualche giorno fa a Castelvecchio di Monte Porzio, adesso sta accadendo a Mondolfo. Sui social sono immediatamente comparsi gli avvisi e le segnalazioni per avvisare i concittadini. Dietro alle telefonate, si potrebbe infatti nascondere il componente di una banda di truffatori che cerca di attirare con l’inganno l’attenzione e l’empatia di una persona anziana per poi inviare qualcuno presso l’abitazione con lo scopo di cercare di entrare in possesso dei risparmi di famiglia.

La segnalazione

«Buongiorno, non sono solita scrivere ma volevo porre un riflettore su quello che è successo a mia madre – ha scritto ieri in un post Angela, sui social cittadini - . In mattinata ha ricevuto una telefonata al telefono di casa da una persona che si è spacciata per ‘comandante dei carabinieri’. Mia madre – ha scritto la donna - avvertita più volte da noi figli, ha chiuso quasi subito il telefono pensando si potesse trattare di una truffa (molto probabile). Sono state informate le autorità».

L’episodio è stato confermato da altre testimonianze. «Poco prima delle 10 hanno chiamato anche me – ha riferito Anna Tinti – dicendomi che mio figlio aveva avuto un incidente grave. Ho risposto che sarei andata in caserma».

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