Gli attivisti contro la discarica e la sinistra in piazza: «Ritirate il progetto, rifiuti e acqua tornino sotto il controllo pubblico»

Gli attivisti contro la discarica e la sinistra in piazza: «Ritirate il progetto, rifiuti e acqua tornino sotto il controllo pubblico»
Gli attivisti contro la discarica e la sinistra in piazza: «Ritirate il progetto, rifiuti e acqua tornino sotto il controllo pubblico»
di Thomas Delbianco
4 Minuti di Lettura
Giovedì 27 Luglio 2023, 08:13

PESARO - «Operazione discarica di Riceci solo sospesa e non ritirata, va mantenuta alta la guardia. Progetto da cancellare in via definitiva entro settembre, la mobilitazione non si ferma, anche per contrastare eventuali altri siti. Mms? Chi sbaglia paga, i vertici vanno cambiati. Molto dubbi sulla revisione del piano dei rifiuti Ata». 

La mobilitazione

Dopo via dei Canonici, la mobilitazione si è spostata ieri in piazza del Popolo con la conferenza stampa modello sit-in dal titolo “Contro la discarica a Riceci, verso una gestione pubblica e condivisa di acqua e rifiuti”, organizzata da Sinistra Italiana Pesaro-Urbino, con la presenza degli attivisti e comitati contro il maxi impianto dei rifiuti nella frazione di Petriano.

Immancabili gli striscioni “Discarica? No grazie” e “Riceci non mollerà”, che già erano stati esposti lunedì pomeriggio davanti alla sede Mms, nelle stesse ore in cui all’interno era in corso il cda della multutility che approvava all’unanimità la proposta di sollecitare i Comuni soci, entro la fine dell’anno, a candidare altre località dei propri territori per ospitare l’impianto progettato per smaltire in 25 anni 5 milioni di tonnellate di rifiuti produttivi. 

Non è una pietra sopra

«Il cda di Mms non ha messo una pietra sopra al progetto di discarica a Riceci e all’operazione Aurora, come avrebbe dovuto fare - sottolinea Sinistra Italiana - ma ha solamente rinviato la questione, ribadendo comunque che la società Aurora ne sarà protagonista in ogni caso. A seguito di tutte le rivelazioni uscite grazie all’ottimo lavoro della stampa locale», con riferimento ai contenuti dell’inchiesta giornalistica del Corriere Adriatico su Riceci, «a noi questa cosa sembra grave e inconcepibile».

Giovanni Paglia della segreteria nazionale Sinistra Italiana (responsabile economia), intervenuto al microfono in piazza, insieme a Michele Verolo, co-coordinatore Sinistra Italiana Marche, è convinto che vada tenuta «alta l’attenzione, per sincerarsi che questo non sia un ritiro solo provvisorio, ma che diventi definitivo. Ci sono responsabilità forti nell’aver condotto questa partita, mi riferisco ai vertici aziendali. Chiediamo il cambio dei vertici di Marche Multiservizi. Credo che questa vicenda insegni quanto sia indispensabile riportare al più presto sotto il controllo interamente pubblico servizi essenziali come quello dei rifiuti, garantendo i posti di lavoro».

«Non abbassiamo la guardia»

Francesco Veterani del Comitato Urbino contro discarica Riceci ribadisce il concetto: «La nostra posizione è quella di non abbassare la guardia, il punto segnato costringendo Mms a questo passo indietro, è un segnale molto importante, che però non ci dà la certezza di aver portato a casa il risultato.

Continueremo a lottare contro questa discarica a Riceci, ma anche in qualsiasi altro luogo venga ripresentato il progetto». 

L'assemblea territoriale d'ambito

Sinistra Italiana e gli attivisti hanno espresso «molto dubbi» anche sulla prossima Assemblea territoriale di ambito prevista per domani per discutere e sottoporre ai sindaci la revisione del piano provinciale dei rifiuti predisposta dagli uffici della stessa Ata aggiungendo due tabelle che stimano i conferimenti, distinti per tipologia di rifiuti, per i prossimi 3 anni dal 2024 al 2026, rispettando la regola imposta dal piano regionale del 2015 che limita lo smaltimento dei rifiuti produttivi, cosiddetti speciali, al 50% dei rifiuti urbani.

Marinella Topi, del comitato Pesaro contro Discarica Riceci, chiede all’assessore regionale Aguzzi di «approvare una delibera che riporti nero su bianco che non si può relizzare una discarica a meno di due chilometri dai centri abitati. In questo modo, salveremo Riceci (ma c’è già l’interpretazione autentica del piano dei rifiuti comunicata dalla Regione martedì alla Provincia, ndr)». Per Roberto Malini, dello stesso comitato, è fondamentale «ottenere dal ministero della cultura e dell’ambiente vincoli precisi sui territorio storico del Montefeltro».

L'ex sindaco più arrabbiato

L'ex sindaco di Petriano Domenico Passeri si dice «ancora più arrabbiato dopo il consiglio di amministrazione. Quel documento non porta niente di nuovo. Crediamo che si stia cercando di prendere tempo per arrivare alle elezioni amministrative. In campagna elettorale non si penserà più alla discarica, e così il progetto della discarica resterà lì. Ma il progetto va ritirato al massimo entro settembre».

© RIPRODUZIONE RISERVATA