Al Fano International Film Festival in evidenza gli autori marchigiani. Arrivate 2.200 opere da tutto il mondo

Al Fano International Film Festival in evidenza gli autori marchigiani. Arrivate 2.200 opere da tutto il mondo. Nella foto Matteo Damiani di Urbino
Al Fano International Film Festival in evidenza gli autori marchigiani. Arrivate 2.200 opere da tutto il mondo. Nella foto Matteo Damiani di Urbino
di Massimo Foghetti
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Lunedì 24 Ottobre 2022, 06:05

FANO - Fatte le dovute proporzioni, per gli autori dei cortometraggi il Fano International Film Festival è quello che per i registi dei lungometraggi è la Festa del Cinema di Roma. La partecipazione alle fasi finali del concorso è già un titolo di merito, la conquista di un premio poi è la consacrazione di una carriera, un viatico per più alti traguardi per chi ha iniziato con le opere brevi e il successo definitivo per chi ha realizzato film a lunga durata. 

Trampolino di lancio 

Per una singolare coincidenza i due eventi si svolgono contemporaneamente, solo che mentre il Festival di Roma quest’anno è giunto alla diciassettesima edizione, quello di Fano ha appena concluso la sua trentaquattresima, ponendosi per iniziativa del suo direttore artistico Fiorangelo Pucci tra i concorsi più affermati e frequentati dai filmaker. Ne sono la prova le 2.000 opere giunte a Fano da 100 diversi Paesi del mondo e le 200 pervenute dalle istituzioni scolastiche che considerano la macchina da presa un utile strumento didattico. 

Due le novità di quest’anno: dopo le limitazioni imposte dal Covid, il festival ha ripreso la sua normale programmazione estendendo la proiezione delle opere selezionate su una settimana, queste ultime sono state suddivise nei lavori del cinema corto internazionale, in quelli del nuovo cinema italiano, nelle fiction e nei documentari e infine nelle opere di animazione, sempre più perfezionate dal punto di vista tecnico. Tra queste ultime non si possono non citare “In quanto a noi” e “A guerra finita” due cortometraggi di appena 5 minuti, firmati da Simone Massi, il grande disegnatore pergolese che va ottenendo consensi in tutto il mondo e ha Fano in questa occasione ha ottenuto una mensione speciale. Del resto in questa edizione del Fano International Film Festival si sono messi in particolare evidenza gli autori marchigiani.

Primeggia Matteo Damiani

La sezione regionale del festival è stata vinta da Matteo Damiani di Urbino, autore de “L’ultima festa”, interpretato dall’attore fanese Giorgio Falcioni e da due bravissime attrici come Dora Romano e Luisa De Sanctis. Girato nei pressi di Fiorenzuola di Focara, il film narra il rimpianto di una anziana vedova per non aver mai potuto ballare nella festa di paese.

Un’improvvisa quanto strana richiesta della sorella di accompagnarla ad una visita medica a Gabicce Mare solleva un’ondata di sentimenti che coinvolge e commuove lo spettatore. Bellissimi, tra l’altro, i paesaggi del San Bartolo che costituiscono la cornice del film. 

Le altre menzioni speciali

A ricevere una menzione speciale della giuria è stato anche Filippo Biagianti, anche lui di Urbino, autore di “Sa Ilgiadora de su tempus”, una sceneggiatura, come si evince, ambientata in Sardegna, tra anziani che risiedono nella zona blu della longevità, accompagnati dai loro sogni, dal ricordo dei loro morti, dal rapporto ancestrale con la loro terra. Un’altra menzione speciale è andata al cineasta fanese Gianluca Facchini, autore di “A true story of friendship and values”, un documentario girato in Nepal durante la fase del lockdown.
In realtà il Fano International Film Festival, portato avanti da tanto tempo con irriducibile impegno dal suo direttore artistico Fiorangelo Pucci, ha fornito l’occasione a tanti appassionati di cinema di coltivare il loro sogno e di raggiungere successi internazionali. Ieri Gianluca Facchini non ha potuto intervenire alla cerimonia di premiazione perché impegnato a girare un altro film. Un festival che ha dato un grande impulso alla ricerca e alla sperimentazione. 

Tutti i riconoscimenti

Nel corso della giornata finale del festival, condotta da Anna Rita Ioni, un’intera classe della scuola secondaria di primo grado di Castelletto – Valsamoggia (Bologna) è stata premiata dal sindaco Massimo Seri per due filmati presentati al festival: “Un misterioso sortilegio” e “Non pensavo finisse così”; premiato anche l’istituto “Algeri Marino” di Casoli, in provincia di Chieti, mentre miglior film italiano, cui è stata attribuita anche la targa Fedic, è stato “Febbre” di Emanuela Muzzupappa; miglior film straniero “Ficciones” di Teo Planell Martinez e Alejandra Kikidis Roman, Spagna, registi e protagonisti cui è stato dato anche il premio di migliori attori.

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