Ex zuccherificio a Fano, il comitato attacca in tv ma anche Serfilippi conferma il polo logistico. Marchegiani è solo: «Lo sposteremo»

Ex zuccherificio a Fano, il comitato attacca in tv ma Serfilippi conferma il polo logistico. Marchegiani è solo: «Lo sposteremo». Nella foto il comitato "Aria pulita" nel collegamento con la trasmissione di Tvrs "Parola chiave"
Ex zuccherificio a Fano, il comitato attacca in tv ma Serfilippi conferma il polo logistico. Marchegiani è solo: «Lo sposteremo». Nella foto il comitato "Aria pulita" nel collegamento con la trasmissione di Tvrs "Parola chiave"
di Loernzo Furlani
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Giovedì 16 Maggio 2024, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 15:08

FANO L’unico impegno assunto sul polo logistico dal candidato sindaco del centrodestra Luca Serfilippi, così come fatto peraltro anche dal candidato del centrosinistra Cristian Fanesi, è quello di un futuro confronto con i cittadini e la proprietà per ridurre per quanto possibile i disagi dei residenti.

Rispetto al vicesindaco, che ha detto che per l’impatto dei tir si valuterà «di far fare (alla proprietà, ndr) delle opere che possano migliorare la viabilità lungo via Mattei», Serfilippi ha usato una vis affabulatoria più efficace, che però non ha modificato la sostanza della sua proposta: il polo logistico resterà all’ex zuccherificio.

Il comitato agguerrito

Nel dibattito televisivo di martedì sera a Tvrs, moderato da Lino Balestra, in collegamento esterno con un’agguerrita rappresentanza (una quarantina di persone) del comitato “Aria pulita”, dei tre candidati a sindaco di Fano solamente Stefano Marchegiani dei progressisti si è dichiarato pronto a cambiare la previsione urbanistica nell’area dell’ex zuccherificio per tutelare la salute dei residenti e in particolare dei bambini della scuola Decio Raggi (attigua alla quale è stata autorizzata 8 anni fa una torrefazione di caffè), promettendo di recuperare la destinazione mista (residenziale, per i servizi e il turismo) frutto della progettazione partecipata dai cittadini sacrificata in extremis dall’amministrazione Seri. E ripristinando il divieto di insediamento delle industrie insalubri di seconda classe (tra cui la torrefazione).

Il risultato non garantito

Tuttavia, Marchegiani ha confermato l’impegno di approvare, se fosse eletto sindaco, un atto di indirizzo sulle previsioni del piano regolatore generale da rivedere con successive varianti, che in realtà non dà la garanzia del risultato perché una volta approvato definitivamente il Prg, al ritorno dall’esame della Provincia, sorgerà un diritto quesito in capo alla proprietà (gli industriali Paolo Andreani e Giancarlo Paci), che potrà chiedere il risarcimento dei danni qualora l’amministrazione non firmasse la convenzione per avviare le opere. 

«Rimetteremo mano a quest’area- ha affermato Serfilippi, promettendo ai residenti condivisione - ma non si illudano i cittadini, come aveva detto questa amministrazione 10 anni fa, che si possano realizzare dei campi verdi con i fiorellini perché quell’area è privata». Poi, incalzato dalla giornalista Anna Marchetti, ha precisato: «La verità è che questo piano regolatore è stato approvato, quindi illudere i cittadini che possiamo modificare tutto è impossibile». 

Le ubicazioni migliori

In realtà, ci sono ubicazioni migliori per il polo logistico alimentare, vicino al casello dell’autostrada (il cosiddetto ex autoporto), dove lo localizza Marchegiani, e nella parte da completare dell’area industriale di Bellocchi (di cui peraltro Andreani e Paci sono parzialmente proprietari), in fondo a via Einaudi, all’inizio della quale sorge l’ipermercato di Conad, l’azienda che utilizzerebbe la struttura con il vantaggio per questa localizzazione della vicinanza al suo principale punto vendita in città. 

Le contraddizioni dell’attuale previsione sono state espresse per il comitato dei cittadini da Maddalena Filippetti e Claudio Orazi nei collegamenti curati da Camilla Cataldo.

Indagini, leggenda urbana

Come già dichiarato in altre sedi, tra cui quella istituzionale del consiglio comunale, nel dibattito tv il vicesindaco Fanesi è tornato ad affermare che ci sono indagini in corso sull’autorizzazione di Ultramar Caffè. Ma questa risulta essere una leggenda urbana.

«Resto convinto - ha affermato Fanesi - che ci sono altri problemi in quella zona industriale, ad esempio l’installazione di un’industria lì vicino che nulla c’entra con la previsione del polo logistico e che crea problemi ai residenti. E dunque ci sono già delle indagini in corso, gli atti(del Comune, ndr) dovrebbero essere legittimi, se non lo saranno lo accerterà la magistratura».

In realtà, l’avvocato Matteo Giuliani, che ha presentato l'esposto sulle emissioni della torrefazione, riferisce di aver appreso in procura che non è stata aperta alcuna indagine e che l’esposto è stato subito archiviato perché non aveva la forma di una denuncia querela.