Violato il Daspo urbano per i bivacchi davanti al Conservatorio di Pesaro, in tre (due polacchi e un italiano) a processo

Violato il daspo urbano per i bivacchi, in tre (due polacchi e un italiano) a processo
Violato il daspo urbano per i bivacchi, in tre (due polacchi e un italiano) a processo
di Luigi Benelli
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Sabato 17 Giugno 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 12:26

PESARO - Bivacchi e degrado, in tre a processo per aver violato il Daspo Urbano. Si tratta di due cittadini polacchi di 32 e 41 anni e un italiano di 47 anni. I tre stazionavano nella zona davanti al conservatorio di Pesaro, ma anche in piazzale Lazzarini e Galleria Roma nel 2021.


Le segnalazioni


Tanti avevano segnalato situazioni di degrado, bivacchi e ubriachezza molesta, così dopo una serie di infrazioni era scattato il Daspo Urbano, lo strumento che vieta di tornare in un’area specifica per ragioni di decoro e sicurezza. Per loro il divieto aveva valore di un anno. Ma loro se n’erano infischiati del divieto e avevano continuato a bivaccare, lasciare resti di cibo e bottiglie, fino a farsi denunciare dalla polizia locale. Erano stati trovati in piazzale Olivieri, piazza Del Monte, via Branca, via Pedrotti, via Sabbattini e nei giardini Riz Ortolani. Scattati i provvedimenti con la recidiva visto che erano stati ripresi più volte, ieri sono finiti davanti al giudice monocratico del tribunale di Pesaro, difesi dall’avvocato Andrea Marcelli.

Il dibattimento

Il dibattimento si è appena aperto per le contestazioni che risalgono al 2022.

Una situazione che era esplosa nel 2019 per varie situazioni diffuse tra il monumento della resistenza, Galleria Roma e la zona del Conservatorio. Così il Comune aveva prodotto un’ordinanza contro i bivacchi. Per i recidivi erano scattati i Daspo, come nel caso dei tre protagonisti del processo.

A gennaio il Comune ha anche aperto uno sportello d’ascolto proprio finalizzato alle questioni riguardanti il decoro e il degrado cittadino. A marzo la questione del decoro era finita anche in consiglio comunale con l’interrogazione di Giulia Marchionni (Prima c’è Pesaro) che sottolineava nella zona antistante il Conservatorio Rossini e quella di piazzale Primo Maggio «attività deturpative. Persone che orinano a cielo aperto davanti al Conservatorio, bottiglie di alcolici vuote lasciate sulle panchine di piazzale Primo Maggio». Dopo l’estate il processo entrerà nel vivo, intanto i bivacchi sembrano essersi attenuati.

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