L’allarme
E la gente comincia ad organizzarsi creando dei gruppi whatsapp di vicinato per diffondere più velocemente le segnalazioni (ma anche per aiutarsi gli uni con gli altri buttando un occhio alle case), ma anche dando il via a una raccolta di firme da indirizzare al Comune e al quartiere di riferimento (il sesto, quello del parco San Bartolo) per chiedere un potenziamento dei sistemi di videosorveglianza nei punti ritenuti cruciali. Fatto sta che da qualche giorno i furti nelle case sono ricominciati. Colpi commessi dopo il tramonto quando è già buio e fino all’ora di cena, prendendo di mira le abitazioni in cui le famiglie non sono ancora rientrate. Tra l’altro spesso sono anche abitazioni isolate che confinano con i campi dove diventa ancora più facile far perdere le tracce.
Fuga nei campi
E un altro residente: «I carabinieri fanno quello che possono ma il territorio è ampio e purtroppo siamo in un’area piena di campi, teniamo gli occhi aperti e avvisiamo se notiamo qualcosa di strano». Nel frattempo dopo gli ultimi furti si sta anche organizzando un gruppo whatsapp. In precedenza i furti, intorno alla seconda metà d’ottobre hanno riguardato le zone di Colombarone, Case Badioli e Fanano di Gradara.