Pesaro, sicurezza e tutele al San Benedetto: appalto integrato per gli alloggi degli studenti

Pesaro, sicurezza e tutele al San Benedetto: appalto integrato per gli alloggi degli studenti
Pesaro, sicurezza e tutele al San Benedetto: appalto integrato per gli alloggi degli studenti
di Miléna Bonaparte
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Sabato 2 Dicembre 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 11:18

PESARO - Tutela e rispetto degli elementi decorativi dell’architettura originale, chiusura dei porticati con ampie e luminose vetrate a effetto, tecnologie innovative per garantire sicurezza e funzionalità dei locali in una ristrutturazione che si prospetta ampiamente conservativa, essendo l’edificio vincolato in quanto bene monumentale. Le linee guida ci sono tutte nel volto da dare ai 20 alloggi per gli studenti che saranno disponibili dopo il recupero delle ex lavanderie del San Benedetto, l’ala del complesso del vecchio manicomio con ingresso in via Belvedere. 

I passi avanti

Il Comune, che sta realizzando l’intervento avvalendosi principalmente dei fondi Pinqua-Pnrr, ha destinato gli appartamenti ai giovani allievi di canto dell’Accademia rossiniana che risiedono in città durante il periodo delle lezioni, dei seminari e dei concerti. Intanto l’iter del restyling della palazzina a un piano a forma di “L” delle ex lavanderie fa nuovi passi avanti. Ha preso il via la ricerca di architetti, ingegneri, tecnici e imprese edili in vista dell’appalto integrato del progetto esecutivo e dei lavori. Un affidamento congiunto, introdotto per abbreviare i tempi di consegna, che è realizzato con procedura negoziata a seguito di un’indagine di mercato nella quale si raccolgono le manifestazioni di interesse dei tecnici che intendono essere coinvolti nell’operazione. Lunedì scadono i termini per farsi avanti: professionisti e ditte hanno avuto, a partire dall’avviso del 22 novembre, un tempo assai limitato per partecipare, questo perché il Comune è stato obbligato a rispettare le stringenti scadenze imposte dai fondi europei. A parte gli step intermedi, la data finale del completamento dei lavori resta il 31 marzo 2026. «Il progetto di fattibilità prevede il recupero e la riqualificazione di un elemento edilizio disposto su un unico piano terra, a forma di “L”, denominato “annesso” che viene destinato alla realizzazione di una casa per gli studenti», è la descrizione dell’Ufficio tecnico contenuta nell’avviso d’indagine di mercato. La spesa prevista dal Comune è di 705.076 euro, di cui 28.736 euro per la progettazione esecutiva e 676.340 euro che coprono l’esecuzione dei lavori. I finanziamenti arrivano dalle risorse europee del Pinqua-Pnrr, dal Fondo per le opere indifferibili (Foi) del ministero dell’Economia e delle Finanze, da contributi del Rossini Opera Festival e dell’Amministrazione comunale. 
Le previsioni
In questo tipo di procedura, l’appalto prevede che siano soggetti a ribasso non gli onorari, ma solo le spese: quindi si parte da 1.368 euro per l’elaborazione dei piani e 469.653 euro in relazione alle opere. Nel futuro progetto esecutivo da affidare per le ex lavanderie gioca un ruolo chiave lo studio di fattibilità tecnico-economica del Comune, che è in fase di verifica per l’approvazione. Il piano preliminare viene «posto a base di gara e costituisce elemento contrattuale vincolante per la successiva programmazione, nonché per i lavori». L’avviso prevede 120 giorni, circa 4 mesi, per consegnare l’esecutivo e 480 giorni, circa 16 mesi, in vista dell’esecuzione dell’intervento. Un restauro, quello delle vecchie lavanderie che, essendo il San Benendetto vincolato, segue le indicazioni della Soprintendenza che tiene sotto controllo la ristrutturazione. «Un recupero di tipo conservativo, ferma restando la necessità di adottare nuove tecnologie in grado di garantire la sicurezza e il raggiungimento delle aspettative funzionali». 
La salvaguardia
È prevista la salvaguardia delle caratteristiche architettoniche e degli elementi decorativi (zoccolature, modanature, lesene, pilastri a coda di rondine, soglie delle finestre) che, se degradati o scomparsi, vengono ripristinati con materiali e tecniche originali.

Altra scelta caratteristica è la chiusura dei porticati con l’installazione di ampie vetrate per «assicurare la funzionalità e mantenere la leggibilità dei pieni e dei vuoti tipici della struttura». Per rendersi conto delle immense dimensioni dell’ex ospedale psichiatrico, la cui superficie è di oltre 14.000 mq, basti pensare che si trova sul limite ovest del centro storico, affacciandosi a nord su corso XI Settembre, a sud in via Massimi e accanto al San Giovanni, ad est in via Mammolabella e ad ovest lungo via Belvedere e gli Orti Giuli.

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