PESARO - Pugni, calci e sputi contro gli infermieri del Pronto soccorso di Pesaro che stavano lavorando. Oggi l’aggressore, un 25enne, al giudice si è detto pronto ai lavori socialmente utili, ma un infermiere che subì le conseguenze di quella furia chiede 70mila euro di risarcimento. L’episodio ricostruito ieri davanti al giudice monocratico risale al novembre 2021 e accadde in un pronto soccorso dell’ospedale San Salvatore che era ancora in piena emergenza Covid, con tutte le restrizioni e gli accorgimenti legati al periodo.
Il giovane si era presentato in ospedale intorno alle 19.45 in condizioni di alterazione psicofisica dovuto all’assunzione di alcool.
Un episodio, al culmine di un periodo di intenso lavoro e di forte stress, che aveva portato anche a un flash mob degli operatori sanitari costretti a subire varie aggressioni all’epoca. Ieri il sanitario aggredito si è costituito parte civile tramite l’avvocatessa Cecilia Ascani e ha chiesto 70 mila euro di risarcimento. L’avvocato Marco Defendini, legale del 25enne, ha avviato le pratiche per i lavori socialmente utili.