La Voce del Miralfiore: «Parco, in maggioranza qualcuno ci ascolta»

La Voce del Mirfalfiore: «Parco, in maggioranza qualcuno ci ascolta»
La Voce del Mirfalfiore: «Parco, in maggioranza qualcuno ci ascolta»
di Thomas Delbianco
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Lunedì 15 Gennaio 2024, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 12:15

PESARO «Tagli al Miralfiore, anno nuovi problemi vecchi. Ma ora in maggioranza, giunta e tra i tecnici incaricati dal Comune c'è chi la pensa come noi. Si decida quale Capitale della Cultura vogliamo essere». Per la Voce del Miralfiore essere "Capitale della Cultura" significa anche «vivere in armonia in una Comunità nella quale i rapporti tra pubblica amministrazione e cittadini siano improntati all’insegna del coinvolgimento, della condivisione e della solidarietà; dialogare tra le parti in maniera costruttiva, con una pubblica amministrazione disponibile all’ascolto e ad interagire con i vari portatori d’interesse ed i singoli cittadini, capaci di offrire collaborazione e competenza, nell’interesse dell’intera Comunità».

L'associazione nota, a differenza, che Pesaro «è una città nella quale, mentre cerca di avviare lodevolmente la Consulta delle associazioni ambientaliste, grazie all’operato dell’assessore Maria Rosa Conti, dall’altra tollera amministratori che, oltre ad agire in maniera individualistica, calpestando norme e regolamenti (Bellonindr), praticano il linciaggio mediatico contro chiunque cerchi di fornire una corretta contro-informazione».

Il consigliere di maggioranza Michele Gambini «ha pubblicamente smentito le affermazioni dell’assessore Belloni nei confronti di Andrea Fazi, uno dei Naturalisti più apprezzati della nostra Regione e non solo, che ha speso la propria vita per la creazione e la difesa del Parco. Successivamente l’assessore Maria Rosa Conti ha affermato che lo stesso assessore opera individualmente, rifiutando ogni supporto tecnico-scientifico ed ignorando le strategie sul verde approvate dal Comune di Pesaro. In buona sostanza, mentre ripete “Il Parco è di tutti”, si comporta come se fosse esclusivamente suo».

Sul Miralfiore è intervenuto anche Italo Campagnoli, portavoce della lista civica aperta "Vieni Oltre": «Le dichiarazioni della presidente di Legambiente a giustificazione delle potature nei boschi del Miralfiore, non sono condivisibili soprattutto per quanto riguarda tutte le demolizioni di siepi di confine con i parcheggi e con la stazione. Quella vegetazione così compatta e impenetrabile serviva sia a limitare l'impatto visivo delle automobili, ma soprattutto attenuava l'impatto acustico e non comportava alcun problema di visibilità e nascondiglio per i pusher.

Nessuna giustificazione delle potature eccessive per lo spaccio. Quello che lascia veramente stupefatti è che una associazione ambientalista come Legambiente possa ignorare tutto questo e soprattutto ci chiediamo perchè? E' vero che con la nuova presidenza della associazione si è assistito ad un progressivo allinearsi ai voleri politici della maggioranza, prendendo così un ruolo di “copertura e giustificazione ambientalistica” alle tante scelte a discapito del verde pubblico. Queste prese di posizione hanno tra l'altro segnato un evidente distacco da tutte le altre associazioni del mondo ambientalista. Ci chiediamo se le dirigenze regionali e nazionali di Legambiente siano a conoscenza di questa scelta e soprattutto la condividano».

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