Let's Marche, alla cerimonia romana la Regione non invita Pesaro Capitale della cultura 2024. Il Pd: «Sgarbo istituzionale»

Let's Marche, alla cerimonia romana la Regione non invita Pesaro Capitale della cultura 2024. Il Pd: «Sgarbo istituzionale»
Let's Marche, alla cerimonia romana la Regione non invita Pesaro Capitale della cultura 2024. Il Pd: «Sgarbo istituzionale»
di Simonetta Marfoglia
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Giovedì 22 Giugno 2023, 04:55 - Ultimo aggiornamento: 19:18

PESARO  - Let’s Marche. Ma senza Pesaro. A Roma, alla presentazione evento del nuovo spot promozionale della Regione, con il ct azzurro Roberto Mancini ancora nella veste di testimonial d’eccezione, non c’era nessuno del Comune di Pesaro in rappresentanza, nè il sindaco Matteo Ricci e neanche il vice Daniele Vimini. Nemmeno da imbucati. Eppure Pesaro è Capitale italiana della Cultura 2024 e l’Amministrazione comunale ha già fatto partire la sua Estate Capitale come rampa di lancio. Rampa bypassata anche nella comunicazione acchiappa-turisti. Così martedì l’assenza del convitato di pietra nella sede capitolina dell’Enit è stata occasione troppo ghiotta per non essere notata e sfornata come polemica fragrante. 


«Un brutto sgarbo istituzionale» per i consiglieri regionali dem Andrea Biancani e Micaela Vitri che accusano il presidente Francesco Acquaroli di aver snobbato a piè pari il galateo amministrativo. Tanto più che a Roma tra i presenti con la delegazione Marche figurava il sindaco di Ascoli Piceno, Marco Fioravanti. E guarda caso Ascoli, giunta a traino FdI così come la Regione, è stata la competitor di Pesaro nella corsa alla designazione della Capitale 2024.


La promozione


«Che idea ha la giunta Acquaroli di promozione della nostra regione? La programmazione avviene in base ai colori politici o al valore delle città?» s’interrogano ora Vitri e Biancani, che rimarcano come «l’aver ignorato completamente Pesaro Capitale della Cultura nella trasferta romana, non solo appare come una scelta politica discriminatoria e un brutto scivolone istituzionale per il mancato invito, ma risulta soprattutto miope nella valorizzazione delle Marche».

Spiegano i due consiglieri del Pd: «Avere Pesaro come Capitale italiana della Cultura dev’essere un orgoglio per tutta la nostra regione. Un’opportunità storica. La giunta regionale lo scorso anno aveva promesso un milione di euro, ma ancora oggi ne ha previsti solo metà e ora ignora persino la città nella presentazione del nuovo spot “Let’s Marche».


«Da cittadina e rappresentante del Pesarese - aggiunge Micaela Vitri- ma anche come professionista che per anni si è occupata di comunicazione, mi chiedo: l’assessorato al Turismo, guidato dal presidente Acquaroli e la nuova struttura Atim con 12 dipendenti, possibile conoscano il valore del mondo sportivo ma non quello della cultura? Sapranno sicuramente che un euro investito in cultura ne riporta in media sette come indotto». Al tempo stesso Biancani, componente Commissione Bilancio aggiunge: «Lo scorso anno era stato inserito un milione nel bilancio di previsione, poi dimezzato per altre esigenze non relative a Pesaro purtroppo, con la promessa che sarebbero stati stanziati quest’anno gli altri 500 mila euro. Ci auguriamo vengano integrati nella variazione di bilancio a luglio, perché il Comune ha bisogno di garanzie per procedere alla programmazione delle iniziative da capitale italiana della cultura». Per poi concludere: «E’ più forte di loro: continuano a dimenticare Pesaro sistematicamente, il nord delle Marche è come se fosse un territorio a parte, un corpo estraneo da accantonare invece di valorizzare».
 

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