Per l’avvio del Maria Cecilia Hospital la variante al Prg discussa in giunta

Per l’avvio del Maria Cecilia Hospital la variante al Prg discussa in giunta
Per l’avvio del Maria Cecilia Hospital la variante al Prg discussa in giunta
di Miléna Bonaparte
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Lunedì 15 Gennaio 2024, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 15:21

PESARO Un passo dopo l’altro si avvicina la realizzazione della clinica “Maria Cecilia Hospital Pesaro”, in apertura entro l’anno a Villa Fastiggi per iniziativa del gruppo che fa capo all’ospedale privato di Cotignola del patron Ettore Sansavini, in procinto di compiere 80 anni dove si può beneficiare dell’accreditamento al servizio sanitario nazionale.

Cosa manca

Per mettere in funzione i nuovi reparti e gli ambulatori nella ex residenza socio-sanitaria di piazza Tarquinio Provini, ceduta alla società romagnola dal consorzio Cives di cooperative sociali tra cui il Labirinto, insieme a un terreno attiguo dove si prevedono ampliamenti, sono necessari in sostanza due via libera: il permesso a costruire e la variante al Piano regolatore generale per adattare le destinazioni d’uso.

Nel lotto A1 di 6.165 mq si richiede il cambio di funzione da struttura sanitaria a ospedaliera, mentre per il lotto C3 di 140 mq al piano terra è necessaria la modifica da impiego terziario a quello ospedaliero.

Dopo il parere favorevole da parte della Conferenza di servizi, che si è riunita il 21 dicembre e i cui verbali sono stati approvati il 9 gennaio, il piano con pareri, nulla osta e prescrizioni andrà in giunta domattina, martedì 16 gennaio, e nel pomeriggio sarà preso in esame dalla commissione Urbanistica, poi si taglierà l’ultima tappa in consiglio comunale, molto probabilmente il 29 gennaio, per il via libera definitivo alla variante, dopo la discussione delle eventuali osservazioni presentate.

L’iter per la nuova clinica si è messo in moto a fine settembre scorso con la richiesta di Lorenzo Venturini, in qualità di titolare della Maria Cecilia Hospital srl, per il rilascio del “titolo unico”, in sostanza il provvedimento che autorizza a costruire raccogliendo i pareri e gli atti dei vari enti o uffici coinvolti nella Conferenza di servizi, più l’istanza di variante al Prg. Il tutto inoltrato alle Attività economiche e allo Suap del Comune, lo Sportello unico per le attività produttive.

I titolari di Cotignola, attraverso la Blue Società di gestione del risparmio spa, hanno chiesto in sostanza i permessi per riqualificare e adattare una porzione degli edifici sanitari di Villa Fastiggi. Negli stessi locali ha sede anche la struttura convenzionata “Santo Stefano riabilitazione” del gruppo Kos, specializzata nel recupero neurologico, ortopedico e cardio-pneumologico.

Quella di Cotignola 2 è invece un’attività ospedaliera a tutti gli effetti che prevede: blocco operatorio, terapia intensiva, area di degenza chirurgica con 80 posti letto, reparto diagnostico e ambulatori. La struttura sanitaria di Villa Fastiggi si sviluppa tra un interrato e 4 piani. All’ingresso ci saranno le attività d’accettazione, il Cup centralizzato, le sale d’attesa, il pre-ricovero e gli uffici amministrativi. In Conferenza di servizi il Comune ha espresso parere favorevole agli aspetti edilizi, ha rilasciato il nulla osta al “titolo unico” per la realizzazione della struttura sanitaria, ha confermato l’ok alla variante al Prg per la realizzazione del progetto. E anche la Provincia non ha avanzato osservazioni in merito. Per il resto degli altri enti, tutti d’accordo. L’atto a questo punto costituisce ufficialmente “proposta di variante” al Prg.

La destinazione

«La destinazione d’uso richiesta è compatibile all’insieme - è stata la decisione della Conferenza di servizi -; l’immobile risulta adatto allo scopo essendo già destinato a struttura sanitaria; l’ubicazione appare ottimale in quanto la struttura è facilmente raggiungibile dalla città; si ritiene quindi ammissibile proporre una variante non sostanziale al Prg».

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