Pergola, lanterne per l'addio a Marco
«Vivevi a colori, non ti dimenticheremo»

Il funerale di Marco Codolan
Il funerale di Marco Codolan
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Venerdì 16 Settembre 2016, 11:08

PERGOLA - l lancio di diciotto lanterne colorate ha accompagnato l’ultimo viaggio di Marco Codolan, il 18enne deceduto per le gravi ferite riportate nell’incidente stradale che si è verificato lunedì intorno alle 22, a Sassoferrato, lungo il rettilineo della zona industriale Berbentina.
Era in auto insieme a quattro amici di Pergola, quando la Ford Fiesta, dopo una frenata improvvisa, è andata a finire la sua corsa contro un guard rail. Le lamiere hanno trafitto il corpo di Marco che era seduto dietro al conducente. In tantissimi, soprattutto ragazzi, ieri pomeriggio nella chiesa del cimitero di Pergola si sono stretti alla mamma del diciottenne Gianina, alla nonna Tatiana e ai parenti che vivono a Roma. 
I funerali sono stati celebrati con rito ortodosso dal prete Costantin Dumitru. In moltissimi sono rimasti fuori, dove gli amici di Marco hanno steso un lenzuolo con scritto: “Ciao Codo. Vivevi a colori… queste 18 lanterne volano verso te!”. Il dolore è immenso, palpabile. C’è chi piange, chi si abbraccia cercando di farsi forza. In chiesa tutti tengono una candela in mano. Sopra la bara la foto di Marco. Nelle prime file i familiari, la nonna e la mamma, distrutta dal dolore. «Marco si è addormentato, riposa in un luogo luminoso, verdeggiante», le parole del sacerdote che a tratti si appoggia sul feretro, come per abbracciarlo. «Ogni giovane è un frammento, un raggio della bellezza di Dio, anche Marco lo era. E ora si è solo addormentato», ha concluso Costantin Dumitru. 
Al termine della funzione, diverse persone hanno voluto ricordare il ragazzo con un pensiero. «Se n’è andato un angelo. Il mio pensiero va alla mamma, ai parenti ma anche agli amici che oggi sono tantissimi», le parole di un signore amico della madre di Marco.
Hanno poi preso la parola cinque amici del diciottenne, sconvolti per l’enorme dolore: «Un ragazzo d’oro. Per noi era come un fratello. Ci ha insegnato tanto. Non l’abbiamo mai visto triste, aveva una grandissima forza. Impossibile dimenticare i tantissimi momenti meravigliosi passati con te. Non è un addio ma un arrivederci». Marco era un ragazzo solare, allegro, che amava stare in compagnia. 

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