MONDOLFO – Febbre alta, vomito, inappetenza. Ci sono anche giovani mondolfesi che hanno manifestato gravi sintomi influenzali dopo la festa di Carnevale di una settimana fa al Megà di Senigallia.
Tra loro anche un ragazzo di 18 anni, con papà e mamma di origine tunisina e da tanti anni residenti nel comune di Tre Castelli prima e di Mondolfo adesso, che ha accusato malessere due giorni dopo la festa.
Adesso anche la sorella più piccola dell’età di 14 anni ha cominciato ad avere sintomi simili con febbre e vomito. Il papà, Youssef Kahlfa, operaio di una ditta del posto e volontario della protezione civile, ha espresso preoccupazione per ciò che sta accadendo. Tutto il nucleo familiare è stato vaccinato contro il covid e all’esito dei tamponi fatti la scorsa settimana il figlio di 18 anni che aveva sintomi influenzali non era positivo. «Ma sono stato malissimo, neanche il covid che non ho avuto mi sembrava così», ha detto il giovane ragazzo di 18 anni che ha tanti amici come lui del senigalliese che hanno partecipato alla festa al Megà.
I primi sintomi sono apparsi martedì notte e la febbre è apparsa molto alta a partire da mercoledì. Consultandosi con il medico di famiglia, è stato curato con la tachipirina per far scendere la febbre che sabato non c’era più. «Ma ha toccato picchi anche di 40 e la febbre è durata alta tre giorni», ha detto il padre Youssef, operaio meccanico in una ditta del posto.
La moglie Moufida non ha avuto sintomi e aveva già contratto il covid da cui era guarita.
Le ipotesi
Tra le varie ipotesi che si sono fatte strada inizialmente anche il grosso sbalzo di temperatura tra l’interno e l’esterno del locale, con molti ragazzi sudati che potrebbero poi essersi ammalati contraendo il virus dell’influenza. Ma con la pandemia da covid 19 ancora in circolazione, nonostante la curva in netto calo nelle ultime settimane, la guardia tra la popolazione e il personale medico resta alta per scongiurare nuovi casi.