Mondolfo, il giovane centauro morì
nello schianto: perizia per la dinamica

Mondolfo, il giovane centauro morì nello schianto: perizia per la dinamica
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Mercoledì 7 Febbraio 2018, 10:49
MAROTTA - «Per noi la dinamica resta chiara. Iacopo procedeva entro i limiti di velocità e un’auto gli ha tagliato la strada provocando l’impatto mortale». Parla l’avvocato di parte civile Franco Eusebi che insieme al legale Roberto Ginesi di Fano rappresentano il fratello, la sorella e il papà di Iacopo Monaldi, il giovane di 24 anni deceduto in conseguenza di un’incidente stradale avvenuto la sera del 21 gennaio 2017 mentre in sella alla sua moto si recava al centro commerciale Cesano di Senigallia.
Ieri, in udienza preliminare, il giudice Francesco Messina ha accolto la richiesta della difesa del 38enne di Mondolfo, il conducente dell’Opel Zafira coinvolto nell’incidente e imputato di omicidio stradale. L’avvocato Paolo Biancofiore ha chiesto e ottenuto dal giudice una perizia che svolga ulteriori accertamenti sulla dinamica dei fatti, ritenendo che non sia chiara. Il gup Messina nell’udienza del 13 febbraio affiderà l’incarico all’ingegner Gilda Ferrotti di Ancona. Il procedimento dunque resta al momento “congelato” in attesa che il consulente tecnico d’ufficio riesamini i danni riportati dai mezzi coinvolti e i rilievi eseguiti sul luogo della tragedia dai carabinieri. La sua perizia avrà valore di prova. L’autista della Opel Zafira svoltò a sinistra in direzione di Mondolfo per immettersi sulla via Cesanense quando Iacopo Monaldi, giovane boxeur di 24 anni, procedeva in direzione Sud. Monaldi avrebbe frenato senza riuscire a evitare l’impatto con l’auto. Dopo l’urto Iacopo riportò traumi gravissimi nella caduta che gli furono fatali nonostante il pronto soccorso e il ricovero all’ospedale regionale Torrette di Ancona.
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