Foto su un sito d'incontri senza il consenso di lei: 67enne di San Costanzo, ora in Brasile, denunciato (anche per droga) potrebbe evitare il processo

Foto su un sito d'incontri senza il consenso di lei
Foto su un sito d'incontri senza il consenso di lei
di Luigi Benelli
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 17 Gennaio 2024, 01:55 - Ultimo aggiornamento: 19 Gennaio, 08:42

SAN COSTANZO L’appartamento, il sito di incontri e la percentuale richiesta. Accusato di sfruttamento della prostituzione, ma lui è in Brasile. E potrebbe esserci il non luogo a procedere.

Il fatto

E’ il caso di un 67enne di origini emiliane che aveva ceduto il proprio appartamento a San Costanzo a una donna cubana di 47 anni. Secondo la denuncia e l’accusa della signora, l’uomo avrebbe piazzato un annuncio su Bakeca.it relativamente a delle prestazioni sessuali offerte dalla donna in cambio di un 20% del corrispettivo di ogni incontro a luci rosse.  Di qui la richiesta di rinvio a giudizio per il reato di sfruttamento della prostituzione, avanzando pretese economiche più elevate in seguito. Un reato punito con reclusione da quattro a otto anni e con la multa da 5.000 a 25.000 euro.

La denuncia

La denuncia è stata presentata nel 2018 ma nel frattempo l’uomo era finito in Brasile, vista la doppia cittadinanza. Dichiarato irreperibile per qualche anno, ieri il caso è finito di nuovo davanti al Gup perché nel frattempo le ricerche hanno dato esito positivo.

Tra le accuse anche quella di trattamento illecito di dati personali.

Infatti secondo la querela della donna l’annuncio sul portale di incontri sarebbe stato messo senza il consenso della donna. Con tanto di immagine e rivelazione dei vari dati sensibili. Dunque ecco l’accusa di violazione della privacy che per questa fattispecie è punita con la reclusione da sei mesi a un anno e sei mesi. Le accuse mosse al 67enne si completano con la cessione di dosi imprecisate di cocaina alla cubana e percosse in quanto avrebbe colpito la donna più volte alla schiena con un guinzaglio per cani.

Il problema

L’indagato è difeso dall’avvocato Simone Soro. Il processo rischia un non luogo a procedere perché non si è certi che l'imputato abbia avuto effettiva conoscenza del processo. Risulta iscritto all'Aire, ma le debite notifiche non sarebbero arrivate. Il giudice si è riservato la decisione. Qualora dovesse dichiarare il non luogo a procedere, si tornerà a ricercare l’uomo fino a che non si sarà certo della ricezione degli atti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA