Fossombrone, una comunità sotto choc. Il sindaco: «Lutto cittadino, una tragedia che ci segna»

Fossombrone, una comunità sotto choc. Il sindaco: «Lutto cittadino, una tragedia che ci segna»
Fossombrone, una comunità sotto choc. Il sindaco: «Lutto cittadino, una tragedia che ci segna»
di Roberto Giungi
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Mercoledì 26 Luglio 2023, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 16:35

FOSSOMBRONE C’è un uomo che una mattina di luglio si presenta dai carabinieri e confessa di aver ammazzato la cognata. Ma non spiega il perché. Ed è sui motivi del delitto che dovranno incardinarsi le indagini dei carabinieri e della procura di Urbino, che al momento escludono le prime ipotesi che verrebbero in mente in un contesto del genere: un movente passionale o legato a interessi economici. Una donna è morta, uccisa con un colpo alla fronte a bruciapelo, quasi a volerla giustiziare (per chi o cosa?) ma le cause sono tutte nella mente di Andrea Marchionni, il cognato 47enne. Un passato da falegname, ma attualmente è disoccupato, con velleità artistiche. Ama dipingere, in passato ha organizzato a Fossombrone anche una mostra, nel 2019, e mette nell’arte quello che probabilmente non riesce a esprimere nella realtà, la vita di tutti i giorni. Quella che prevede anche gli altri, a cominciare dalla sua famiglia, come il fratello Enrico e la cognata Marina, con cui divide la villetta bifamiliare. 


Un tipo chiuso

Un tipo chiuso, riservato, di poche parole lo descrivono a Fossombrone, senza grandi amicizie o legami.

Pochi rapporti. Che cosa rappresentava per lui Marina dovranno essere gli inquirenti a stabilirlo ma per scoprirlo bisognerà attraversare quel cono d’ombra in cui finora il 47enne è vissuto. Un omicidio apparentemente senza movente che non può non far tornare in mente il delitto Panzieri che ha sconvolto Pesaro lo scorso febbraio, esattamente cinque mesi fa. L’omicida dell’amico, Alessandrini, reo confesso, agli inquirenti ha detto di averlo accoltellato per ordine del dio biblico degli eserciti. E nel carcere di Ascoli dove si trova rinchiuso si sono appena conclusi gli esami dei periti che dovranno stabilire se abbia qualche vizio di mente e se sia in grado o meno di sostenere un processo. Per il sindaco di Fossombrone, Massimo Berloni, quello che ha fatto Andrea Marchionni non ha «nulla di razionale». Ma Marchionni, incensurato, per quanto taciturno non risulta che avesse problemi psicologici, né che fosse in cura. Sotto questo aspetto era un completo sconosciuto anche per il Comune e il servizio sanitario. Non aveva mai fatto emergere situazioni di disagio o difficoltà, per lo meno non conclamate. Non solo, ma se ci fossero stati problemi del genere, non avrebbe potuto nemmeno detenere l’arma, una Beretta semiautomatica per uso sportivo, che era in suo possesso e regolarmente denunciata. Tutti elementi che saranno oggetto di approfondimento i prossimi giorni. 

La tragedia di una comunità

«E’ una tragedia che segna profondamente la nostra comunità - commenta affranto- il vicesindaco di Fossombrone Michele Chiarabilli - Un fatto del genere così grave non si era mai verificato. Il dolore più atroce ha colpito una famiglia composta da bravissime persone. Questa è destinata a rimanere l’estate più terribile di Fossombrone. Alla mamma di Marina, alla sorella Milena e a tutti parenti rivolgiamo un sincero atto di condoglianze e di solidarietà condivisa. Tutta la nostra comunità è accanto a loro». In serata l’Amministrazione comunale ha emesso la seguente nota: «Il sindaco Massimo Berloni e il Comune intendono manifestare in modo tangibile e solenne il dolore della città per il grave fatto che ha portato alla perdita della cara Marina Luzi proclamando il lutto cittadino».

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