FOSSOMBRRONE Decine e decine di cartellini rossi ieri sono stati alzati per ribadire il no, a tutta voce, alla
violenza sulle donne dai tifosi presenti sugli spalti dello stadio, prima della partita
Fossombrone-
Senigallia per il campionato nazionale di serie D. Su ogni cartellino una frase scritta dagli studenti dell’
istituto Donati: “La violenza non è una forza ma una debolezza”, “La radice della violenza sulle donne non è il desiderio, è il potere”, “Una volta che una donna lotta per sé stessa lotta per tutte le donne”, “Siamo state amate e odiate, adorate e rinnegate, baciate e uccise solo perchè donne”,
“la violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci”, “le donne non hanno potere, semplicemente non vanno attaccate, la violenza contro le donne è una delle più vergognose violazioni dei diritti umani”. Hanno portato il loro messaggio di pace il prefetto Emanuela Saverio Greco, il sindaco Massimo Berloni e tutta la “Terza squadra” così definita scesa in campo composta dalle autorità civili, militari e da tutti i responsabili dei servizi sociali. «In un luogo come quello dello stadio in cui solitamente si urla tifando per la propria squadra - ha detto il sindaco - alziamo un grido contro l’orrore, la violenza di genere e la violenza in ogni sua forma». Applausi scoscianti all’ingresso dei giocatori ognuno dei quali accompagnati da una donna mamma, figlia, sorella o amica. E’ stato uno spettacolo a tratti toccante. Al di fuori da ogni inutile retorica.