Pesca a strascico, è scattato lo stop. I ristoratori di Fano: «Penalizzati nel mese di maggior afflusso turistico»

Pesca a strascico, è scattato lo stop. I ristoratori: «Penalizzati nel mese di maggior afflusso turistico»
Pesca a strascico, è scattato lo stop. I ristoratori: «Penalizzati nel mese di maggior afflusso turistico»
di Massimo Foghetti
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Mercoledì 2 Agosto 2023, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 12:43

FANO Sabato scorso è entrato in vigore per tutto il compartimento della pesca a strascico, da Trieste a San Benedetto del Tronto il fermo pesca. Fino al 9 settembre le barche che praticano questa attività dovranno restare all’ancora. Se per il mercato, in un periodo importante come il mese di agosto quando in riviera il consumo di pesce aumenta, è una penalizzazione, per il settore della pesca il fermo pesca è una risorsa.

Le ragioni dei pescatori

«Grazie a questo provvedimento – ha dichiarato Tonino Giardini a nome del gruppo pesca Fano – si ottengono due risultati: si offre un periodo di respiro alla nostra marineria e si consente al mare di incentivare la 9riproduzione delle specie ittiche. In realtà - più che la delimitazione di aree protette, i pescatori sono convinti che bastino gli sforzi che stanno facendo per regolamentare la loro attività, dato che: ormai quest’ultima si è ridotta a 100 giorni all’anno».

Il problema dunque risulta più cogente per i ristoratori che da una parte, nel mese di agosto, grazie ad una più accentuata presenza turistica, si trovano a far fronte ad un aumento della loro clientela e dall’altra trovano difficoltà di approvvigionamento. «Per fortuna – ha osservato Flavio Cerioni del ristorante La lanterna di Metaurilia – a Fano è cresciuta la piccola pesca che, come è noto, non è tenuta ad osservare il fermo pesca.

Pesce fresc,o dunque, riusciamo a procurarcelo ugualmente, tanto più che San Benedetto, per cui il fermo pesca inizierà il 19 agosto, rifornisce in parte anche il mercato di Fano, solo che i prezzi sono aumentati. Giovedì scorso a Civitanova Marche un chilo di scampi veniva venduto per 109 euro e 80 centesimi. In termini di varietà, andrà peggio nei 15 giorni successivi il fermo pesca, quando il mercato sarà inondato di triglie e si troveranno solo quelle».

La tradizione del brodetto

Andrà bene per il brodetto, ma i ristoranti fanesi sono famosi per l’arrostita e per alcune ricette che nobilitano anche il pesce più povero. «Certo è che il fermo pesca attuato ad agosto non aiuta la ristorazione – ha dichiarato Stefano Mirisola del ristorante Idea.le Food and more di piazza Venti Settembre e vice presidente Confesercenti –, ma ancora noi riusciamo ad approvvigionarci da qualche grossista, certo è che la presenza del pesce locale diminuisce sensibilmente nel mercato. Una buona alternativa è quella di offrire ai nostri clienti dei buoni piatti di carne; nel nostro menu comunque il brodetto della tradizione fanese non manca mai».

«Ci dobbiamo arrangiare»

Il pesce invece costituisce il 90 per cento del menu offerto da Gabriele Orazi del ristorante dell’hotel Augustus costretto a fare riferimento a pesce pescato da imbarcazioni croate acquistato al mercato di Cesenatico o da natanti che operano nel Tirreno.

«Quello che mi interessa – ha detto – sono la freschezza e la qualità. Sogliole, canocchie, seppie vengono fornite dalla piccola pesca; al momento e per alcuni giorni ancora non mancherà niente; poi vedremo, in qualche modo dovremo arrangiarci, come sempre. Ancora una volta comunque i più penalizzati dal fermo pesca nel mese di agosto, saremo noi ristoratori a cui viene impedito di esprimere il meglio della nostra professionalità nel momento di maggior richiesta!». 

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