FANO Volto travisato e l’aggressione a un 15enne nella zona del Pincio. A processo con rito abbreviato finisce un 19enne di origini marocchine residente a Fano. Il ragazzino è accusato, assieme a due minorenni che verranno giudicati separatamente davanti al tribunale dei minori, di aver teso un agguato al Pincio a un ragazzino.
I fatti
I tre, nell’ottobre del 2022, sarebbero sbucati da dietro un muro a volto coperto e avrebbero strattonato il 15enne.
Gli avvocati Federica Squadrini e Andrea Reginelli sono pronti a dimostrare l’estraneità ai fatti del loro assistito. Il gruppetto era diventato un vero e proprio spauracchio per tanti giovanissimi che frequentavano il Pincio e la zona di Poderino. Il modus operandi era quello di vessare e terrorizzare le vittime che erano scelte con estrema cura fino ad indurle a farsi consegnare contanti o oggetti di valore tra cui i telefoni cellulari.
Il 19enne marocchino ha un altro precedente assieme a una minorenne e a un altro giovanissimo (giudicati a parte al tribunale dei minorenni ndr) che risale al luglio del 2022. Secondo l’accusa il terzetto avrebbe avvicinato dei ragazzini nella zona del Poderino, spacciandosi per poliziotti. «Dacci il portafoglio, dobbiamo controllare i documenti». A un minore avrebbero detto: «Non piangere sennò ti do due schiaffoni». Aperto il portafoglio il terzetto è accusato di aver preso 90 euro con la minaccia. «Adesso che abbiamo visto i tuoi documenti sappiamo dove abiti», intimidendo così il ragazzino.
Le modalità
Stesse modalità anche verso altri due ragazzini, ma questa volta con un diverso obiettivo. Visto che i due stavano fumando uno spinello gli avrebbero detto: «Ti picchiamo se non ci dai quello che hai». Poi si erano fatti dare il portafogli per controllare cosa avessero all’interno. E da qui avevano prelevato 10 euro. All’altro giovane avevano preso una piccola quantità di sostanza stupefacente. E’ stato condannato in appello a 2 anni.