Gli inseguimenti
Poi i pedinamenti tanto che nel settembre del 2022, quando lei era uscita con il cane, era apparso da dietro una siepe inveendo contro la donna e ricorrendo alle ennesime minacce: «Dirò della nostra relazione a tuo marito e al tuo datore di lavoro».
Pretendeva che lei firmasse un foglio per legittimare la proprietà del veicolo. Spaventata, assieme alla figlia, aveva tentato di riparare in casa, ma lui sarebbe riuscito a intrufolarsi nel portone inseguendo le due sulle scale. E poi ancora altri messaggi, anche diretti alla figlia. Comportamenti che hanno portato la donna a temere per la propria incolumità, bloccarlo sui social e sul telefono. Evitava persino di portar a passeggio il cane temendo di poterlo incontrare. Tutte cause che hanno portato la donna a uno stato d’ansia insostenibile. Di qui la denuncia e il caso che è finito davanti al Gup. Ieri l’imputato ha patteggiato 10 mesi con pena sospesa. La donna era tutelata dall’avvocatessa Elena Fabbri che avanzerà richiesta di risarcimento in sede civile.