Fano, ragazzini giocano con la vita
«Pazzesco, ho rischiato di investirli»

La strada dove sono stati segnalati i casi
La strada dove sono stati segnalati i casi
2 Minuti di Lettura
Sabato 10 Settembre 2016, 11:12

FANO - Non ha mancato di suscitare reazioni e prese di posizione, tra lo stupore, l’incredulità e l’indignazione, la notizia del gioco di pessimo gusto messo in atto da bande di ragazzini nella strada del campo d’aviazione nelle ore serali. Sono tanti infatti i fanesi che si sono imbattuti in qualche giovane, ben nascosto dietro la vegetazione a bordo strada, che è saltato fuori per attraversare la strada all’improvviso, facendo innanzitutto spaventare il conducente e poi costringendolo a brusche manovre pur di evitare l’ostacolo.
«Mi è capitato – racconta Roberto Fronzi – di passare per quel tratto di strada e di trovarmi davanti uno di questi ragazzini. In pratica sono giovani, sia maschi che femmine, che escono improvvisamente dal buio quando stanno arrivando delle automobili, solo a qualche decina di metri di distanza. Chi se li trova davanti è costretto a frenare bruscamente rischiando di prenderli sotto».
Di fronte a questa situazione molti fanesi, nel dibattito che si è sviluppato nei gruppi Facebook, si sono domandati il motivo per cui i genitori non intervengano nell’educazione dei ragazzi e non seguano i loro svaghi. Altri hanno invocato l’intervento delle forze dell’ordine, al fine di scongiurare una possibile tragedia.
Ad aggravare la situazione è il fatto che in molti frequentatori della zona, nei pressi del gattile comunale, ormai da tempo hanno notato questi comportamenti dei ragazzini, che sembrano voler sfidare il destino senza rendersi conto della pericolosità del loro passatempo.
Su questo tema interviene la deputata fanese Lara Ricciatti di Sinistra italiana, che di recente si è interessata ai “divertimenti” pericolosi dei minorenni e che fa un’analisi di quanto sta accadendo.
«Sembra che i giovani non sappiano più cosa inventarsi per trascorrere il tempo libero – commenta Ricciatti – dovrebbero invece usare di più la testa, anche nei momenti di svago. Purtroppo questo fenomeno sta diventando virale in tutta Italia, con diversi casi simili, a volte nemmeno limitato al semplice gesto ma decantato sui social network. Di fronte a questa situazione serve una reazione ferma, bisogna lavorare sulla prevenzione e portare avanti campagne nelle scuole: questo è quanto ho chiesto al Ministero dell’istruzione. Bisogna far capire che non tutto ciò che è estremo può garantire la salvezza di una vita».

© RIPRODUZIONE RISERVATA