Galleria della Guinza: Gambini e Seri entusiasti, altri sindaci sul chi va là

Galleria della Guinza: Gambini e Seri entusiasti, altri sindaci sul chi va là
Galleria della Guinza: Gambini e Seri entusiasti, altri sindaci sul chi va là
di Véronique Angeletti
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Mercoledì 14 Febbraio 2024, 02:40 - Ultimo aggiornamento: 11:34

MERCATELLO - Anche se la prima automobile varcherà la Guinza solo fra 925 giorni la consegna dei cantieri dei lotti 2 e 3 della E78 fa già parte delle giornate storiche delle Marche. «Ed è così – commenta il sindaco di Urbino, Maurizio Gambini - perché questa strada è il nostro futuro». Presente con la fascia blu del secondo capoluogo di Provincia ricorda che il passaggio chiave per sbloccare i lavori sulla "incompiuta delle incompiute", è stato tutto merito dell’assessore Francesco Baldelli e del presidente Acquaroli che «sono riusciti a mettere d’accordo tutte le tre regioni e anche a coinvolgere tutti i sindaci».

Come «risolutivo è stato il fatto che hanno ripreso il progetto originario dell’ingegner Paccapelo della Provincia rimasto nei cassetti per oltre 20 anni». 
Gli svincoli
Progetto che sarà ben visibile considerando che verranno realizzati a livelli “sfalsati” tutti gli svincoli sull’arteria che sarà quindi già predisposta per essere a quattro corsie. Il che tuttavia non cancella le preoccupazioni come lo ha evidenziato nel suo discorso di benvenuto il vicesindaco di Mercatello sul Metauro, Luca Bernardini. «La recente storia di questo nuovo step progettuale ci ha visti cauti - ha sottolineato -. Perchè da parte nostra c’è l’esigenza di pretendere che il progetto sappia guardare oltre l’interesse del momento e, come lo abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere, un’attenta analisi dei passi futuri. Il completamento del quarto lotto - ha insistito - è di grande importanza per il nostro paese ed è l’unico in grado di portare meno sconvolgimento nel contesto territoriale». Posizione che la sindaca Fernanda Sacchi, assente per motivi di salute, ribadisce in una nota affermando che l’amministrazione sarà molto vigili sull'aspetto ambientale e spingerà affinché sia progettato, finanziato e realizzato il lotto che oltrepassa il cuore della sua città. «E' palese – entra nel merito Cristina Belpassi sindaca di Peglio – che questi lavori hanno la valenza di una ripartenza che sicuramente genererà nuovi sviluppi all’alta valle del Metauro ma usa delle strade che non sono adeguate all'aumento di traffico e ci auguriamo che i restanti lotti possano in tempi celeri essere progettati e consegnati». 
Sempre in prima linea
Felicissimo il sindaco di Fano, Massimo Seri. Era lì, alla posa della prima pietra del traforo, come segretario dell’allora presidente della Provincia di Pesaro; era lì nel 2010, per rilanciare il progetto affianco al Presidente di Pesaro e Urbino oggi sindaco Matteo Ricci; e «sono qui per la ripartenza di una strada da secoli considerata prioritaria e che porta il nome della mia città». Già nel 1816, la "Strada dei due mari" era considerata vitale per lo sviluppo dell’Italia Centrale. Come è considerata sostanziale dall’Unione Europea nella rete dei corridoi strategici per i trasporti. «Questo traforo – commenta Seri – fa risparmiare tempo, favorisce gli scambi, le attività economiche, quelle turistiche, quindi è un grande momento. Anche perché, dopo tanto immobilismo, la ripartenza del cantiere invia un segnale che ci sono nuove opportunità per il rilancio dello sviluppo delle aree interne e dell'intera provincia. 
Le speranze
«Siamo entusiasti – conclude – perché non siamo sindaci di bottega ma del territorio e proprio per quello dobbiamo continuare ad essere un gruppo di lavoro di supporto al commissario straordinario per la E78 e alla Regione per una viabilità in sicurezza e fare tutto affinché siano concretizzati il lotto 4 che bypassa Mercatello e il 10 che riparte da Santo Stefano di Gaifa verso Urbino». 
 

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