Design, realizzare uno studio in casa tra librerie che diventano pareti e scrivanie squalo

Definire lo spazio, mettersi comodi: l’occasione per riorganizzare l’angolo domestico dove lavorare o preparare lezioni ed esami

Design, realizzare uno studio in casa tra librerie che diventano pareti e scrivanie squalo
di Valeria Arnaldi
10 Minuti di Lettura
Mercoledì 27 Settembre 2023, 11:18 - Ultimo aggiornamento: 28 Settembre, 07:40

Un «Paradiso personale», come la definiva Erasmo da Rotterdam.

«Una specie di harem» come sosteneva Ralph Waldo Emerson. «Un ritratto», come la descriveva Holbrook Jackson. Sono tanti i modi di intendere la libreria. Ancora di più, forse i criteri per organizzarla: in ordine alfabetico – per autore o editore – per gli amanti della precisione, per generi e temi per chi ha librerie molto ampie e vuole andare a colpo “sicuro” nella ricerca, per altezza o collana per gli amanti dell’estetica e via dicendo. Il metodo scelto – dando per assunto che tempo e acquisti quantomeno lo mineranno – si fa canone per scegliere la libreria. Ovviamente, la regola vale anche all’inverso.

ORIENTARSI

La ripartenza di settembre, che sia ritorno in ufficio o tra i banchi, impone una riflessione sullo studio, ambiente o spazio di casa divenuto cruciale in epoca di pandemia e smart working e poi, per molti, rimasto tale. La libreria, di fatto, è uno degli elementi principali e, autoportante, può essere usata per definire – dunque, creare – lo spazio. A ognuno, la sua. Qeeboo firma la freestanding Koibuchi, ideata da Stefano Giovannoni. L’aspetto rimanda a una composizione di pietre, o meglio di silhouette di pietre, che, con una trama di vuoti e pieni, sembra farsi anche ricamo. Posizionabile sia orizzontalmente sia verticalmente, si adatta a esigenze e “misure” di casa. La divisione in spazi irregolari finisce per farsi disegno e rendere più vario l’orizzonte. Stesso brand per Turtle Carry Bookcase, tartaruga che porta sul carapace una pila di libri, perfetta per chi non ha moltissimi volumi ma ha tanta voglia di giocare. E la fantasia è regina anche con Robox di Casamania che, come si evince dal nome, richiama nelle forme un robot. Il designer Fabio Novembre lo definisce un “nuovo eroe domestico”. Stesso ideatore ma differenti ispirazione e brand per l’ormai classica Venus, realizzata per Driade, che incorpora nei ripiani di una libreria la statua di una Venere nello stile di Canova. Antico e contemporaneo si fondono a comporre un “capriccio” pop. Si gioca con le forme e anche con i materiali. Clever di Scappini e C. è una libreria ponte in legno, con divisori in ottone e illuminazione a led.

 La freestanding Koibuchi, ideata da Stefano Giovannoni per Qeeboo

I MATERIALI

Legno e marmo si intrecciano nell’imponente Crocus di Medea 1905. Sono quadri in marmo Paonazzetto a formare la modulare Dotta di Sagevan. Trasparenze e riflessi incantano nella struttura in cristallo termosaldato Glass Shelves di Glas Italia. Frammenti di pietra lavica alternati a sottili strati metallici per Karst di Jpc. Bacchette di ferro, invece, per Metrica di Mogg. Parete-non-parete per creare uno spazio “protetto” dove isolarsi, la libreria detta linea e stile dell’ambiente. Per affinità o contrasto, s’intende. Sceglierla è solo l’inizio. Rimangono la scrivania e una seduta comoda, che si confermi tale anche dopo tante ore di lavoro. Non può mancare naturalmente una lampada ben “centrata”. Fin qui le basi. Perché ognuno ha la sua idea di studio. Grande attenzione va prestata al colore delle pareti. La cromoterapia detta regole chiare: il bianco aiuta la concentrazione, il giallo trasmette energia, il blu rilassa. Il viola aiuterebbe a tenere lontano il mal di testa. Può bastare la giusta pennellata per assicurarsi l’ambiente ideale per lavorare, creare, fantasticare. Progettare il domani, giorno dopo giorno.

AMBIENTI: DAI PROFUMATORI ALLA CHAISE-LONGUE, CHE COMFORT 

Piccoli comfort da studio. Ognuno ha i suoi vizi, o vezzi che dir si voglia, quando si tratta di metodo di lavoro e anche modi di riposarsi, mantenendo comunque la produttività. Hermès firma un “classico” portalettere laccato a mano, lusso da scrivania, che unisce design e funzionalità. Armani, per la Casa, seduce con Onda, chaise-longue dalle linee sinuose la cui ispirazione prende le mosse da un foglio di carta piegato. Confortevole ed elegante, si impone all’attenzione diventando l’elemento focale dell’ambiente. Stessa griffe per Orwell, set di accessori da scrivania in pelle bottalata con logo, dal portapenne al portacarte e oltre. Sono di Gamma Arredamenti i portariviste Dandy Bag in pelle, personalizzabili, in modo da poterli abbinare al meglio agli altri arredi. È il movimento di pagine che si sfogliano ad essere richiamato nel portariviste Front Page di Kartell. Anche i profumi incidono sulla percezione dell’ambiente. Zucchero alla cannella, zucca speziata e sciroppo d’acero sono gli ingredienti della nuova fragranza Pumpkin Maple Crème Caramel di Yankee Candle, ottima per addolcire animi e pensieri. Pera, spezie per sidro, brandy alla mela regalano note allegre con Mulled Sangria. Sono tre gli strati di Evening Luxe, nuova fragranza di WoodWick: le fragranze Hinoki Dahlia, sofisticata e ricca di sfumature, Lavender Spa, rinfrescante e rilassante, e WhiteTeak, aromatica, si uniscono a rendere lo spazio più accogliente, invitando anche, in alcuni momenti, a far correre lontano la fantasia. E per allontanare le preoccupazioni, ci si può prendere qualche minuto per curare un giardino zen da scrivania. Disponibile in tante versioni e di più marchi, ispira anche Lego, che con “Il giardino tranquillo”, da montare e comporre secondo gusto e creatività, invita a rilassarsi. Ad ogni età. 

SEDUTE: SCHIENA DRITTA E RELAX CON FANTASIA 

Schiena dritta, stando attenti a non incurvarsi, ma con le spalle rilassate. Testa alta evitando di abbassare il collo in direzione del computer. Gambe tenute orizzontalmente sotto la scrivania. E piedi a terra, senza accavallare le gambe. Questi i punti chiave della postura corretta per lavorare alla scrivania. Dettami chiari ma, come sa bene chi rimane seduto per molte ore consecutive, tutt’altro che facili da seguire. La giusta sedia, però, può aiutare. Moon disegnata da Serena Papait per Quadrifoglio è una seduta che unisce i principi dell’ergonomia a un design ricercato: bella da guardare e di carattere, è concepita per alleggerire il carico sulla colonna vertebrale. Il segreto è anche nel movimento perpetuo di oscillazione, consentito e indotto, che sollecita il corpo e distribuisce il peso nei punti meno sensibili. Le sedute ergonomiche non sono comunque l’unica soluzione. Ci si può mettere “comodi” anche su poltrone dalle linee scultoree e dai volumi accoglienti.

 La poltrona Tulip di Marcel Wanders per Cappellini

Evoca la silhouette di un fiore la forma a calice della poltrona Tulip di Marcel Wanders per Cappellini, che ha ottenuto la certificazione Greenguard Gold che garantisce il massimo controllo delle emissioni per prodotti progettati con attenzione a salute e benessere. Roberto Cavalli nella collezione Wild Leda propone anche una comoda poltrona con tessuto con stampa ispirata a una rappresentazione rococò di Leda e il Cigno. Chi ama atmosfere vintage non rinuncerà a Sitlali, poltrona a dondolo di Fratelli Boffi. Ispirata all’inglese Windsor, ideata a fine Settecento come arredo di campagna e poi nel tempo ripensata in vari modi, ha come schienale un ventaglio di sottili bacchette sovrapposte che regalano un aspetto lieve alla struttura.

Il dondolo poi incanta e si fa “accessorio” ideale per regalarsi il giusto relax dopo la giornata di lavoro. La seduta perfetta per prendersi il tempo per leggere documenti o testi, “cullando” pensieri e fantasie. 

LAMPADE: PONTE, SFERA O GIRAFFA LA LUCE HA STILE

Luce puntata sul tavolo – e sul lavoro – per guidare lo sguardo e non affaticarlo. Bridge di Foscarini sembra una scultura a forma di ponte, come si evince dal nome. Progettato da Francesco Meda e creato con un’unica lastra di metallo tagliata al laser, piegata e senza giunzioni, questo “ponte” di luce unisce semplicità e magia della forma con una luminosità uniforme ed elegante. Richiama le forme di una classica lampada da scrivania ma ingigantita e posta a parete 265 Chromatica di Paolo Rizzatto per Flos, con braccio orientabile e girevole. Si ispira alle sculture dinamiche di Alexander Calder la serie di lampade Ixa di Artemide: la testa sferica regolabile si abbina ad aste e contrappesi per creare strutture a parete e a soffitto, regolando così anche la luce, secondo esigenze e gusto.

La lampada 265 Chromatica di Paolo Rizzatto per Flos

Accento conquista con Pivò T, linea minimale per la struttura in alluminio con snodo centrale, direzionabile e orientabile su tutti gli assi, e corpo lampada di un centimetro di diametro. Reagisce a comandi touch e vocali. Nessun problema per chi vuole uscire dai toni sobri per dare un tocco “pop” al proprio studio. È imponente e ha forme scultoree Giraffe in Love, con design di Marcantonio: la giraffa sostiene un classico lampadario in stile Marie-Thérèse. Disponibile in più misure – esiste perfino una versione da esterno alta quattro metri – si impone all’attenzione e dona carattere a qualsiasi ambiente. Seduzione felina per il gatto Chichi, micio dal pelo nero con occhi azzurri, che regge con la zampa una lampada: una proposta speciale, da tavolo, per Werns. E per chi cerca forme apparentemente semplici, la risposta è il cuore di luce di Push-up di Zafferano, lampada da tavolo a batteria, portatile e ricaricabile: toccandola nella parte superiore, questa si alza e contemporaneamente si accende. E basta premere di nuovo per spegnerla e richiuderla. Le luci migliori per lo studio? Fredde, di circa 4.000k- 5.000K. Aiutano la concentrazione. 

COME PANNELLI: TAVOLI E SEPARÉ PER PROTEGGERE LA CREATIVITÀ

Tavoli e poltrone come separé. Non è solo la libreria a farsi “parete” per creare uno spazio riservato. Sitia presenta Una di Abigail Chang, postazione da lavoro in toni pastello che, con un semplice meccanismo per spostare le varie componenti, permette di creare un piano di appoggio per il pc, un tavolo condiviso, ma anche, appunto, una superficie di separazione per proteggere il proprio angolo creativo. E pannelli fonoassorbenti aiutano a non distrarsi. Un modo per ottimizzare lo spazio e, al contempo, inserire una nota di design. Il brand firma, inoltre, Regolo, tavolino passepartout a forma di triangolo, concepito anche per l’home working, ottimo per chi preferisce una postazione agile, facile da “mascherare” nell’arredo di casa e pratica per lavorare seduti sul divano. Si adatta ad ambienti ed esigenze anche Arki-Table adjustable Desk di Pedrali: il piano, regolabile a varie altezze consente di lavorare sia seduti, sia in piedi. Una soluzione “dinamica” basata comunque sui principi dell’ergonomia. A fare la differenza sono anche gli accessori per le scrivanie. L’azienda statunitense The Human Solution presenta l’amaca da appendere sotto il tavolo, per regalarsi una pausa all’insegna del relax. Non mancano scrivanie con ganci per sostenerla: il peso massimo consentito è novanta chili.

Una di Abigail Chang, postazione da lavoro che, con un semplice meccanismo per spostare le varie componenti, permette di modulare l’ambiente studio 

BAMBINI: FARE I COMPITI CON LO SQUALO È UNO SPASSO 

Uno squalo con la bocca spalancata, che tra i denti aguzzi mostra un piano di legno, come fosse una tavola strappata a una nave. Sono suggestioni da pirata a rendere speciale la scrivania a forma di squalo pensata per far venire voglia ai più piccoli di mettersi a fare i compiti. Proposta da Cilek Kids Room, sposa le forme divertenti e decisamente inusitate alla funzionalità: i denti dello squalo, infatti, sono led che assicurano la giusta illuminazione sul piano. Ovviamente, per chi desideri il kit completo, c’è una seduta con il vessillo dei pirati sullo schienale imbottito. Disponibili anche bauli, contenitori, armadietti e lampade ad hoc per mantenere il tema nell’arredo dell’intera cameretta. E non manca un modello di scrivania ispirato alle auto da corsa, con tanto di cruscotto che richiama quello delle vetture da gara, sfondo con immagini della pista e perfino specchietto retrovisore. 

l’angolo studio per i più piccoli pensato da Cilek Kids Room: è a forma di squalo, ideata per far venire voglia ai bimbi di mettersi a fare i compiti


Maison du Monde presenta una scrivania per bambini a forma di capanna. Qualunque scrivania diventa speciale - anche quella degli adulti – con la lampada ispirata a Oswald il coniglio fortunato, realizzata per il centesimo anniversario di The Walt Disney Company: disponibile nei Disney Store, ha sulla parte superiore un paio di lunghe orecchie a richiamare quelle del personaggio.  Un oggetto da collezione. Az Desk è la scrivania con seduta progettata da Guillaume Bouvet per “crescere” con i bambini. L’ispirazione per il design viene proprio dalle forme delle lettere iniziale e finale dell’alfabeto. Il piano di appoggio per i piccoli diventa lavagna per i più grandicelli. L’altezza può essere regolata per seguire lo sviluppo del bambino e la scrivania può essere usata in due. Il designer firma anche una postazione con seduta a forma di elefante. Studiare così diventa un gioco da ragazzi. E non solo. 

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