ANCONA Frena il Superbonus nelle Marche, con una drastica riduzione di nuovi cantieri e investimenti per i lavori di risparmio energetico. Ad aprile sono stati ammessi 135 nuovi progetti per 41 milioni di investimenti, mentre a maggio i lavori approvati sono stati 202 per 86 milioni. È quanto emerge da un report diffuso da Cna Costruzioni Marche, secondo cui a fine maggio gli edifici marchigiani coinvolti nei lavori di efficientamento energetico grazie al Superbonus erano 10.544 per 2,1 miliardi di investimenti.
La media
L’investimento medio dei condomini è stato di 522 mila euro mentre per gli edifici unifamiliari sono stati investiti in media 115 mila euro e per le unità immobiliari indipendenti la media è stato di 93 mila euro. «Il Superbonus in questi due anni ha rappresentato un grande volano per il settore edile - commenta Marco Rossi presidente Cna Costruzioni Marche - ma questa spinta è destinata ad esaurirsi.
Sei mesi di tempo
Per le villette tra sei mesi il superbonus non esisterà si tornerà ai bonus ordinari per ristrutturazioni, caldaie e mobili.
«La frenata degli ultimi mesi è dovuta - secondo Cna Costruzioni - al divieto di cessione del credito che ha ridotto di molto la possibilità di avviare i nuovi lavori». Il tutto in un contesto di prezzi molto elevati, dove spesso il costo di ristrutturazione supera abbondantemente quello di acquisto dell’appartamento e diventa insostenibile avviare opere di ristrutturazione in mancanza di cessione del credito e con tassi di interesse crescenti.
«Come se non bastasse - fa notare Cna - dal 31 dicembre nelle Marche non sarà più possibile usufruire del Piano Casa sull’ampliamento degli edifici fino al 25% della cubatura». Cna Costruzioni Marche chiede al Governo un riordino dei bonus edilizi e la reintroduzione dello sconto in fattura mentre dalla Regione si aspetta una norma transitoria per gestire il passaggio tra il Piano Casa e la nuova Legge urbanistica, per evitare di bloccare il settore.