Dipendenti della Regione Marche furiosi col presidente del consiglio Latini per gli "auguri": «Noi sempre disponibili, lui?»

Dipendenti della Regione Marche furiosi col presidente del consiglio Latini per gli "auguri": «Noi sempre disponibili, lui?»
Dipendenti della Regione Marche furiosi col presidente del consiglio Latini per gli "auguri": «Noi sempre disponibili, lui?»
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 28 Dicembre 2022, 16:29 - Ultimo aggiornamento: 17:02

ANCONA - Glu auguri natalizi del presidente del consiglio Regionale delle Marche Dino Latini accendono la polemica. Ai dipendenti delle Regione, infatti, non sono andati giù i richiami ad una maggior diposnibilità al di fuori di "appartenenze e correnti". Un messaggio che i dipendenti rimandano duramente al mittente con una nota che sottolinea rispettivi ruoli e responsabilità: "A seguito degli “auguri” del Presidente del Consiglio regionale, Dino Latini - si legge nella nota dei deipendenti - , apparse nel sito istituzionale e nella sua pagina Facebook, il personale dell’Assemblea legislativa, cui il Presidente ha rivolto delle chiare accuse di mancanza di disponibilità, di lealtà e di professionalità, ritiene di dover rispedire al mittente tali insinuazioni.

Il personale della struttura dell’Assemblea legislativa è ed è sempre stato disponibile sia verso le richieste interne, dei consiglieri e dei dipendenti del Consiglio e della Giunta regionale, sia verso le istanze provenienti dall’esterno. Gli uffici si sono sempre prodigati affinché ogni procedimento amministrativo fosse svolto e concluso nei termini previsti, ogni problematica fosse risolta nel minor tempo possibile, anche per richieste non semplici e di immediata soluzione.

Nessuno ha mai anteposto la propria “appartenenza” (a cosa? politica? religiosa? sportiva?) o “corrente” (di quale corrente parla?) alla professionalità e alla disponibilità. Per le persone serie, quali siamo, non è una questione di appartenenza o corrente, è questione di integrità, onestà intellettuale e senso di responsabilità.

Il Presidente probabilmente si confonde: noi non “siamo stati chiamati a svolgere un compito” a seguito di una elezione o per nomina di un politico. Non dobbiamo rendere conto agli elettori per lo stipendio o per la posizione che ricopriamo.

Noi abbiamo regolarmente sostenuto un concorso e abbiamo svolto e continuiamo a svolgere il nostro lavoro con dedizione e abnegazione, a prescindere dagli elettori o dai vertici politici, nei confronti dei quali abbiamo sempre tenuto un atteggiamento rispettoso, come è giusto che sia. Nessuna persona, così come nessun Presidente finora, ha avuto paura di essere “ghigliottinato” (Sic!) in qualche passaggio segreto del Palazzo.

Informiamo il Presidente Latini che noi rispondiamo al telefono, diamo risposte, facciamo ricerche e ci poniamo “in modo vero”.  Nessuno pensa che l’Assemblea legislativa “sia un moloch impenetrabile in cui pochi depositari del sapere possono decidere il futuro di tutti gli altri a loro piacimento”, o forse lo pensa chi legge il cartello “Il colloquio con il Presidente Latini avrà una durata massima di 15 minuti” fuori dalla porta. La disponibilità è richiesta solo ai dipendenti dell’Assemblea legislativa, evidentemente. Ma non al Presidente e alla sua affollata segreteria.

Finora i Presidenti precedenti hanno sempre difeso e sostenuto l’amministrazione con un comportamento di grande collaborazione ed armonia, risolvendo le incomprensioni interne direttamente con gli interessati senza bisogno di nascondersi dietro post o comunicati ambigui. Se con queste accuse, travestite da augurio di Natale, voleva spronare le persone a fare di più, ha sbagliato completamente approccio.

La replica di Latini

«Debbo replicare al comunicato inviato oggi e che risulta firmato da dipendenti dell'Assemblea Legislativa delle Marche, confermando per intero e convintamente il mio augurio nei loro confronti, non confondendo nulla, alla luce della esperienza che sto vivendo». Lo scrive il presidente del Consiglio regionale delle Marche Dino Latini. «Augurarsi che tutti facciamo di più e meglio sono convinto debba valere all'esterno, ma anche all'interno della pubblica amministrazione che rappresento in questo momento», afferma Latini. «Auguri i miei, quindi, - aggiunge - che sono veri e non ipocriti e di ricorrenza. Apprezzo il contributo a migliorarmi a cui il comunicato dei dipendenti è rivolto, dovendo precisare che i 15 minuti che dedico ad ogni ospite è per consentire a tutti (senza distinzione alcuna) di essere ricevuti. - conclude il presidente dell'Assemblea legislativa regionale - Questo fermo restando che la mia porta è davvero sempre aperta»

© RIPRODUZIONE RISERVATA