SkyAlps parte in ritardo: la tratta per Milano decolla 40 minuti dopo

Via (con disagio) alle tratte di continuità territoriale con la compagnia altoatesina Coltorti: «Soldi buttati, impossibile imbarcare i bagagli verso le destinazione finali»

SkyAlps parte in ritardo: la tratta per Milano decolla 40 minuti dopo
SkyAlps parte in ritardo: la tratta per Milano decolla 40 minuti dopo
di Martina Marinangeli
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Martedì 2 Aprile 2024, 05:40 - Ultimo aggiornamento: 12:08

ANCONA La nuova stagione dei voli di continuità targata SkyAlps è iniziata con una mezza falsa partenza. La prima tratta in agenda, quella su Milano Linate, ha registrato 40 minuti di ritardo alla partenza: da tabellone il decollo era previsto alle 8, ma il velivolo della compagnia altoatesina si è staccato dalla pista del Sanzio solo alle 8,40, come risulta dal sito dell’aeroporto. Poi la situazione si è stabilizzata e gli altri collegamenti (con Roma e Napoli) sono stati operati in orario, minuto più, minuto meno.

«È appena partito il primo volo di SkyAlps dall’aeroporto delle Marche.

Buona Pasquetta a tutti», esultava ieri il governatore Acquaroli, che sulla continuità territoriale se l’è vista brutta. Se SkyAlps non fosse subentrata in corsa alla poco affidabile Aeroitalia, i marchigiani sarebbero rimasti a terra. Bene quindi, anche se questa soluzione tampone è fortemente al ribasso, con prezzi più alti, rotazione dimezzata su Roma e Napoli ridotta a due frequenze la settimana. Ma volendo guardare al bicchiere mezzo pieno, si tratta di una toppa temporanea: 7 mesi al massimo. Poi con il nuovo bando, rivisto e corretto per renderlo più appetibile, arriverebbe l’assetto definitivo.

Il monito

C’è però chi vede nubi nere addensarsi sull’intera operazione, e non si tratta di un osservatore qualunque. Parliamo dell’ex senatore in quota 5 Stelle e presidente della commissione Infrastrutture e Trasporti nella scorsa legislatura Mauro Coltorti, che per primo riuscì a ottenere i fondi per la continuità territoriale nelle Marche. «La Regione finora non ha brillato perché non sono stati coinvolti esperti del trasporto aereo - bacchetta l’ex onorevole - per garantire e massimizzare la continuità territoriale la compagnia aerea a cui sono affidati i voli deve avere la certificazione “Iosa” che permette l'imbarco dei bagagli dalla partenza alla destinazione finale senza dover perdere ore per recuperare i bagagli e rifare il check-in».

Certificazione di cui, a detta di Coltorti, sarebbe sprovvista SkyAlps, così come Aeroitalia prima di lei. L’ex senatore parla di «un grande spreco di denaro pubblico per avere una continuità zoppa e limitata nel tempo. La decisione di accorpare i voli, operando la destinazione Roma a metà giornata snatura completamente il progetto iniziale di continuità territoriale e così i voli sono e saranno poco utilizzati». Nell’attesa del nuovo bando, però, si decolla sulle ali di SkyAlps, «lieta di poter continuare a garantire le importanti connessioni tra le Marche e Milano, Napoli e Roma», scrive la compagnia sui suoi profili social. Speriamo almeno di poter contare, d’ora in avanti, sulla proverbiale puntualità altoatesina.

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