ANCONA Come nei migliori thriller, si resta con il fiato sospeso fino all’ultimo minuto. La sabbia nella clessidra continua a scorrere, ma il closing dell’operazione con SkyAlps per dare seguito al servizio della continuità territoriale dal Sanzio non è ancora arrivato. L’ultimo accidentato miglio. La palla è ora nella metà campo della Regione, che prende tempo.
L’impasse
Lunedì la giunta avrebbe dovuto deliberare il via libera alla proposta della compagnia, ma il disco verde non è arrivato.
Il via libera
Su questo aspetto era già arrivato il disco verde anche dal ministero delle Infrastrutture, secondo cui la maggiore spesa pubblica da sostenere (circa un milione di euro al mese, a fronte dei 563mila previsti dal bando) è giustificata dall’emergenzialità della situazione, oltre che dall’insostenibilità economica della prima versione. Continuità territoriale o morte. Perché garantire alle Marche i collegamenti con Roma, Milano e Napoli è la priorità assoluta, anche a costo di accettare un servizio depotenziato, soprattutto nella rotta su Fiumicino che non consente l’andata e il ritorno nella stessa giornata. Ma è una procedura di emergenza e non si può avere tutto. Lo sa anche la Regione, che dopo la garanzia scritta avuta dall’Enac sulla congruità dell’offerta di SkyAlps e della spesa pubblica più alta che implica, sta studiando il modo corretto per dire sì. Per allineare la procedura alle regole. «Questione di pochi giorni», assicurano da Palazzo Raffaello, ma intanto il tempo passa e i nervi si fanno tesi. Il passaggio di testimone tra Aeroitalia e SkyAlps cade proprio nel ponte di Pasqua (lo switch è fissato al 1° aprile), giorni di vacanza, gite fuori porta e ritorni a casa: servono certezze prima di subito. A scalpitare è la stessa SkyAlps, che deve iniziare a mettere in vendita i biglietti e pubblicizzare le rotte. Considerando che mancano meno di due settimane al kick off, il tempo stringe. «È un disagio per tutti - il commento di Alex Spinato, ceo di SkyAlps - per la Regione, per l’Enac, per il Mit e per noi. Una compagna privata come la nostra, con voli schedulati (già calendarizzati, ndr) non può rimanere troppo a lungo in attesa».
I tempi
Lunedì la compagnia degli “Ambasciatori delle Alpi” ha inviato ad Ancona International Airport una richiesta formale via pec per poter basare sul Sanzio, già dal 31 marzo, alla vigilia del primo volo previsto, un suo velivolo per coprire le rotte su Milano e Napoli (mentre la Roma-Ancona sarebbe coperta con un velivolo di stanza a Fiumicino). Manca solo l’ok della Regione. L’ultimo accidentato miglio, ma il traguardo si vede.