ANCONA - La porta d’Oriente delle Marche. Il perno dell’Adriatico centrale. Il porto di Ancona rappresenta uno degli hub fondamentali della logistica regionale e, non a caso, si prende la quota più alta degli stanziamenti previsti per i golfi marchigiani e messi in fila nel Piano delle Infrastrutture deliberato da Palazzo Raffaello. In totale, da qui al 2027, i nostri porti dovranno mettere a terra progetti che valgono 170 milioni di euro, tutti già disponibili. Di questi, ad Ancona ne andranno 106, come era anche prevedibile, data anche la preponderanza rispetto agli scali minori della regione. Ma il tesoretto deriva da una serie di progettualità definite negli anni che sono riuscite ad ottenere le risorse necessarie alla realizzazione e che ora vanno però concretizzate. Spicca su tutti il banchinamento del fronte esterno del Molo Clementino, foriero di una serie infinita di polemiche che hanno mandato in fibrillazione la maggioranza di centrodestra. Nei piani, dovrebbe diventare un terminal crociere (costo: 22 milioni di euro, finanziati dal Mit).
L’obiettivo
La Msc vorrebbe erigere qui a proprie spese - dopo aver partecipato al bando e in caso di assegnazione - il suo home port in un’area di 7.400 mq per un movimento stimato in 350-400mila croceristi a stagione.
Non solo la dorica
Quanto agli altri scali, quello di Pesaro si prende 13,4 milioni di euro del Mit, di cui 11 milioni per la vasca di colmata, stessa opera che entro il 2027 dovrà essere realizzata anche nel golfo di San Benedetto del Tronto per 18 milioni (il porto del sud può contare in tutto su 19 milioni di euro). Tra le voci maxi elencate nel Piano delle infrastrutture e declinate sui porti, ci sono anche i 10 milioni per la realizzazione del molo di soprafflutto come prolungamento del molo est a Civitanova Marche ed i 13 milioni di euro per le nuove opere foranee di difesa per la messa in sicurezza del bacino portuale e il miglioramento dell’imboccatura esistente del porto di Numana. Quanto a Porto San Giorgio, siamo all’ipotesi progettuale per la realizzazione di due nuovi bracci a mare, per il dragaggio della canaletta centrale e della parte a mare e per la realizzazione della vasca di colmata. Per questa finalità dal Poc 2021/2027 sono stati stanziati 8 milioni di euro. Un quadro organico ed economicamente molto rilevante che dovrebbe sviluppare la vocazione naturale delle Marche per la Blue economy.