ANCONA I gioielli della corona made in Marche conquistano la ribalta sul palcoscenico italiano. Il Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno e lo Sferisterio di Macerata diventano monumenti nazionali. Con un emendamento della deputata leghista Giorgia Latini, vicepresidente della commissione Cultura, i due tesori marchigiani sono stati inseriti nella proposta di legge sulla Dichiarazione di monumento nazionale di teatri italiani.
L’iter
Testo unificato di varie pdl che elenca i teatri scelti per la loro rilevanza storica e in quanto simboli di riferimento per la comunità nazionale. Tra questi, anche Sferisterio e teatro Ventidio. Martedì 19 marzo arriva il sì definitivo con la votazione alla Camera. I traguardi del Ventidio e dello Sferisterio rafforzano così anche la candidatura all'Unesco dei teatri storici marchigiani. «Parliamo di un “caso Marche” - il commento dell’onorevole Latini - peculiare e assolutamente originale, degno di essere riconosciuto come patrimonio mondiale dell’umanità. Siamo la regione dei teatri: basti pensare che le Marche da sole hanno sul proprio territorio più teatri che tutta l’Italia meridionale». Intanto, due si apprestano a diventare monumenti nazionali.
Le prospettive
Esulta anche Piero Celani, presidente dell’Amat: «Questo riconoscimento darà ancora più valore al nostro territorio. Le Marche e il loro immenso patrimonio storico, artistico e culturale sono all'avanguardia». Un bell’assist anche per il rilancio del brand Marche, perché il binomio turismo&cultura è nel nostro dna.