La premier Meloni: «Per le Marche 532 milioni, ora potete correre». Ecco tutti i fondi che arriveranno

La premier Meloni: «Per le Marche 532 milioni, ora potete correre». Ecco tutti i fondi che arriveranno
La premier Meloni: «Per le Marche 532 milioni, ora potete correre». Ecco tutti i fondi che arriveranno
di Martina Marinangeli
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Domenica 29 Ottobre 2023, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 30 Ottobre, 07:26

ACQUALAGNA - «Non vogliamo fare altro che mettere le Marche in condizioni di competere ad armi pari e di poter correre come io so che vuole correre». Uno sprint deciso ad una regione troppo a lungo lasciata indietro quello impresso dalla premier Giorgia Meloni, che ieri dalla Fiera nazionale del tartufo bianco ad Acqualagna ha annunciato insieme al ministro Raffaele Fitto l’arrivo di 532,5 milioni di euro sul nostro territorio. Un plafond messo nero su bianco nell’Accordo per la coesione sottoscritto dalla presidente del Consiglio e dal governatore Francesco Acquaroli. Siamo la seconda regione a firmare questo patto con lo Stato: la prima è stata la Liguria, che però ha portato a casa poco più della metà delle risorse che sono toccate alle Marche, prese a modello dalla presidente. Il criterio, ha spiegato la premier dal palco del Salotto da Gustare, è quello di «non distribuirle in mille rivoli ma concentrarsi su priorità strategiche per rendere quelle risorse davvero efficaci». 


La decisione


Di qui la scelta delle Marche di concentrare le risorse su infrastrutture e reti di trasporto: il 70% andrà al completamento delle strade e alla piena utilizzabilità dei porti. «Una decisione strategica che abbiamo condiviso - la benedizione di Meloni -: quante volte ho denunciato il paradosso di una regione al centro dello stivale e nonostante ciò isolata?».

Paradosso è la parola giusta. L’Accordo, si diceva, sblocca in totale 532,5 milioni di euro tra le risorse del Fondo di sviluppo e coesione 2021-27 per circa 333,6 milioni di euro che vengono destinati a opere infrastrutturali; e le risorse del Fondo di rotazione, pari a circa 154,3 milioni di euro, destinati ad imprese, turismo, cultura, inclusione sociale, istruzione e formazione. Al tesoretto si aggiungono altri 44,5 milioni di euro di risorse ordinarie nazionali.

«Uno tra gli interventi più importanti è la Pedemontana delle Marche - è scesa nel dettaglio la premier -. Lo sviluppo di una rete alternativa e veloce a quella sulla costa che decongestiona l’A14 e garantisce collegamenti efficaci e veloci per l’entroterra e nell’entroterra. Condivido questa priorità individuata dalla Regione». Tra gli altri interventi finanziati con fondi Fsc, la connessione della Lungotenna alla A14 (24 milioni di euro), la bretella tra la Ss77 e la Ss16 (26 milioni), le varianti alla Ss16 a Fano (30 milioni) e Porto Potenza Picena (11 milioni), l’ammodernamento della viabilità sulla Mezzina (11,1 milioni). E ancora: la viabilità per raggiungere i nuovi ospedali di Fermo (28,2 milioni di euro)e Inrca di Ancona Sud (7 milioni di euro).

«Interventi per potenziare la rete stradale marchigiana che sconta un deficit soprattutto nelle aree interne. Su questo ho visto in questi anni un grande impegno di Acquaroli e sono contenta che ora facciamo anche noi la nostra parte con questo accordo, per sostenere lo sviluppo di una regione conosciuta in tutto il mondo per la sua intraprendenza e per la sua volontà di riscatto». 


«Giornata epocale»


Un riscatto ora in mano al governatore Acquaroli, che non a caso ha parlato di una «giornata epocale: siamo davanti a una somma di 532,5 milioni che ci consentirà di potenziare le infrastrutture viarie, di mettere in sicurezza alcuni porti e di poter prevedere misure di sviluppo turistico e commerciale; interventi che potranno potenziare le politiche dei borghi e dell’accoglienza turistica, ma anche misure culturali e relative a imprese e sociale». Un punto di svolta per le Marche isolate. Dovremo essere bravi noi a calare nel concreto queste risorse per adesso sulla carta.
 

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