«A Pergola i chirurghi giocano a carte», la frase di Biancani diventa un caso. Il primario Gammarota: «Offese inaccettabili, querelo»

«A Pergola i chirurghi giocano a carte», la frase di Biancani diventa un caso. Il primario Gammarota: «Offese inaccettabili, querelo»
«A Pergola i chirurghi giocano a carte», la frase di Biancani diventa un caso. Il primario Gammarota: «Offese inaccettabili, querelo»
di Marco Spadola
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Giovedì 10 Agosto 2023, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 15:21

PERGOLA - Verba volant, ma non quando si parla in una pubblica assise e per giunta in diretta streaming. E può succedere dunque che le parole dette in libertà per criticare le scelte della Regione in tema di sanità durante la discussione del Piano sociosanitario, scatenino un vespaio di polemiche. Come è accaduto con l’intervento del consigliere Pd, Andrea Biancani. «Col mantenimento dell’ospedale di primo livello a Pesaro e Fano ad andare in affanno è l’entroterra - ha detto il dem pesarese - andate a chiedere cosa sta succedendo a Urbino con sempre più medici che vengono portati a Pergola a guardare le cicatrici, dove i chirurghi giocano a tressette». 


La polemica


Un discorso che ha fatto letteralmente saltare sulla sedia il primario di chirurgia del nosocomio pergolese “Santi Carlo e Donnino”. E il dottor Francesco Vittorio Gammarota non fa sconti: «Quando dice che prendiamo i chirurghi da Urbino per operare, Biancani è confuso come lo era Ceriscioli. Non conosce la realtà e continuano con le favole con cui hanno perso le elezioni. Sarebbe bene, invece, che sapessero qual è la situazione». 
Il dottor Gammarota snocciola i numeri: «Nel 2020, con l’ospedale quasi chiuso, gli interventi in un anno furono appena 70.

Nei primi sette mesi di quest’anno sono, invece, ben 370 in sala operatoria e oltre 500 quelli di chirurgia ambulatoriale, ai quali vanno aggiunti i 63 dell’ortopedico e i 164 dell’oculista. Non solo. Siamo diventati il centro di riferimento a livello regionale della proctologia, con persone che vengono anche fuori dalle Marche». 


Il chiarimento


Il primario rincara la dose: «Dopo quello che hanno fatto sostengono che l’ospedale di Pergola va chiuso. Perché non hanno avuto il coraggio di farlo loro? Hanno preferito portarlo alla morte. Fare grandi ospedali e chiudere i piccoli non paga. Il Covid non ha insegnato nulla?». Gammarota non si limiterà alla risposta: «Certe offese non sono accettabili. Querelerò per tutelare il mio lavoro e quello di tutti i colleghi dell’ospedale di Pergola». Il vicepresidente del consiglio regionale Biancani prova a far chiarezza: «Stavo enfatizzando all’interno di un discorso molto più complesso. Lungi da me accusare chi lavora, ho sempre espresso al personale sanitario vicinanza e stima. Ribadisco che c’è conflittualità tra Pergola e Urbino per carenza di personale. Si rischia di non offrire un buon servizio non perché i medici e il personale non lavorano ma per carenza dello stesso».

Biancani entra poi nello specifico del Piano: «Nel documento c’è tutto e niente. Per chi si aspetta miglioramenti per la sanità, soprattutto nei territori, sarà tutta una grande illusione. Nella provincia di Pesaro Urbino invece di avere un ospedale di eccellenza, da oltre 600 posti, avremo, un ospedale di primo livello grande circa la metà, di cui ancora, dopo tre anni, manca persino il progetto».

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