Candidato sindaco del centrosinistra di Pesaro, Biancani sale in Vespa: «Rinnoviamo la stessa alleanza. Di più: la farò anche allargare»

Da consigliere di circoscrizione alla vicepresidenza della Regione: mister preferenze vuole diventare il dopo Ricci

Candidato sindaco del centrosinistra, Biancani sale in Vespa: «Rinnoviamo la stessa alleanza»
Candidato sindaco del centrosinistra, Biancani sale in Vespa: «Rinnoviamo la stessa alleanza»
di Simonetta Marfoglia
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Domenica 31 Marzo 2024, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 2 Aprile, 09:16

PESARO Lascia a malincuore la sua emblematica bici («Troppo dèjà vu») e inforca sulle note dei “Lunapop” l’altrettanto iconica Vespa, Andrea Biancani, candidato sindaco del centrosinistra, per la sua doppia presentazione nel sabato di Pasqua: lista civica e sede elettorale in quel largo Tre Martiri già fresco terreno urbanistico di scontro elettorale. Simbolica ed evocativa la foto della campagna (peccato per il photoshop cotonato anni ‘70 al capello genere “Milano spara, Napoli risponde”), il claim è sempre quello, “La marcia in più per Pesaro”, la lista ha un nome basico “Biancani sindaco”, per essere ricordata senza vuoti di memoria ed è in formazione, con il fidato Stefano Falcioni ad occuparsene.

Molto probabilmente vi confluiranno anche diversi nomi che erano già approdati nella ricciana “Forza Pesaro un gran bel po’” (non a caso c’è il consigliere Tomas Nobili nelle vesti di “bravo presentatore”), nel frattempo un emozionato candidato si gode il suo momento con bagno di folla di ordinanza (non è che certi nomignoli come “Mister preferenze” si appiccicano a caso), incassando anche l’upgrade della conferma delle forze di coalizione con un annuncio in più: «Andremo a rinnovare la stessa alleanza e la farò anche allargare».

 


Chi c’era...


Presenti, tra gli altri, le assessore Francesca Frenquellucci (5 Stelle), Maria Rosa Conti (Alleanza Verdi Sinistra), Riccardo Pozzi (Psi), e al fotofinish anche Enzo Belloni (Una Città in Comune), che nei giorni scorsi aveva lanciato l’alert al centrosinistra. Fuori per un impegno annunciato manca il vicesindaco Daniele Vimini che aveva fatto parte della corsa a tre insieme a Sara Mengucci (presente) e, atteso fino all’ultimo, non è riuscito ad arrivare il sindaco Matteo Ricci, alle prese con una cicloturistica sul Carpegna, ma che si è rifatto poi nel pomeriggio con una foto in tandem da postare sui social. C’è però Luca Ceriscioli con lo stato maggiore di Villa Fastiggi, a cominciare da Giorgio Baldantoni per finire all’assessore Andrea Nobili. Della serie guardare chi c’è e annotare a futura memoria. 


E poi, naturalmente, c’è il Pd, schierato al meglio a iniziare dal segretario Giampiero Bellucci, rinfrancato dopo il sudore versato per giungere all’accordo sul nome. Con in più Anna Maria Mattioli, capogruppo democrat, che si lancia in una politica dichiarazione d’amore: «Il nostro "Mister preferenze" è amato in modo trasversale, anche da chi è all’opposizione. Noi lo sosterremo con forza per il bene della nostra città». Biancani, attuale vicepresidente del consiglio regionale ricorda che viene da lontano, dato che inizia nel 1999, e rivendica con orgoglio le sue nozze d’argento con la politica e la vita amministrativa: «Sono partito dal basso, sono stato consigliere di circoscrizione, comunale, poi assessore e quindi sono andato in Regione, questo lo considero un valore aggiunto, perchè la mia esperienza è un patrimonio.

Sono una persona concreta, aperta al dialogo e che non vuole vendere false promesse. Per il resto non ho pace da consigliere regionale figuratevi da sindaco». 


Al suo fianco c’è Marzia, colei che non sta nè un passo indietro nè avanti e a cui chiede di «avere pazienza, perchè è la vera vittima». Poi tra i ringraziamenti e le foto di rito, brindisi beneauguranti compresi, si entra nel merito. 
«La marcia in più - spiega Biancani - è uno slogan che deve farci capire che per Pesaro è il momento di correre ancora più forte per mettere a terra i tanti progetti avviati dal sindaco Ricci. Per vincerla serve continuità con il lavoro fatto, ma anche lavorare ancora di più, ancora meglio e coinvolgendo ancora di più la città. Serve, appunto, una marcia in più». Il programma sarà preparato insieme a tutte le liste della colazione, che presto saranno ufficializzate e presentate. «Partiamo dall’attuale maggioranza comunale ma stiamo cercando di allargarla ad altri partiti e ad altre liste civiche» ha detto, invitando, poi, tutti i cittadini che volessero dare una mano a contattarlo. Lancia quattro parole chiave e anticipa alcuni temi per lui prioritari. «Nel manifesto potete leggere: “Insieme per una Visione, Concreta di Futuro” - puntualizza - Sono parole che raccontano il mio modo di essere e di interpretare la politica e l’amministrazione. “Insieme” perchè ho sempre cercato di condividere e confrontarmi con tutti sulle scelte. “Visione” perchè in vista delle sfide future serviranno una profonda conoscenza della città e la capacità di occuparsene a 360°. La “Concretezza” è il mio stile, ho sempre cercato un approccio pratico ai problemi e alle proposte delle persone. Siamo Capitale italiana della cultura e deve diventare anche motore di sviluppo per i prossimi anni, così come il Pnrr. Per riuscire a mettere a terra tutte le risorse trovate dall’Amministrazione uscente, serviranno concretezza ed esperienza amministrativa. Pesaro deve pensare e progettare il suo “futuro”». 


Anticipazioni


Tra i temi anticipati: il sociale, l’ambiente, l'associazionismo, il porto, la sanità ( «Mi auguro che la Regione non ne faccia una contrapposizione politica, ma sia pronta a collaborare»). Tra le pieghe: «Voglio essere anche il sindaco delle piccole cose, le manutenzioni, le piccole aree verdi, i marciapiedi e le piazze dei quartieri, sono interventi minori ma che migliorano la vivibilità della città e, per me, sono importanti come i grandi interventi». E se gli si chiede una buona ragione per votarlo risponde di getto: «Perchè sono innamorato di Pesaro. Anzi no. Io di Pesaro sono “scuffiato”. Un gran bel po’».
 

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