ANCONA - Siamo ancora ai primi passi, ma almeno si stanno muovendo nella direzione giusta: quella della realizzazione del nuovo ospedale di Macerata. Per veder completata la struttura dovremo aspettare ancora parecchio, però intanto viene incasellato un primo, importante tassello: martedì sarà pubblicata la gara per l’appalto integrato per l’affidamento della progettazione di fattibilità tecnica ed economica (Pfte) per la realizzazione del nuovo polo in località La Pieve.
La procedura
Progettazione comprensiva di coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e con riserva di affidamento dei servizi di direzione lavori e di coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione.
Diverse velocità
La gara per l’affidamento della progettazione è partita il 3 ottobre scorso e al momento la commissione valutatrice sta vagliando le offerte avanzate per un appalto dal valore totale di 17.994.969 euro. Il costo totale del nuovo ospedale è invece stimato in 204 milioni di euro, interamente finanziati. L’ultima nell’elenco è la nuova struttura di San Benedetto, il cui iter è ancora alle fasi embrionali. Il 24 luglio 2023, Regione, Comune e Ast 5 hanno sottoscritto l'accordo per la realizzazione dell’ospedale, e ora l’Azienda sta predisponendo il layout funzionale sul quale il settore Edilizia ospedaliera della Regione predisporrà il Documento di indirizzo alla progettazione. A quel punto verrà espletata la gara per l'affidamento della progettazione tecnico-economica. La stima dei costi per portare a casa il nosocomio è in questo caso di 140 milioni di euro. «Pesaro, Macerata e San Benedetto avranno ospedali nuovi, moderni e capaci di rispondere alle esigenze dei loro cittadini - sottolinea l’assessore all’Edilizia ospedaliera Francesco Baldelli -. Strutture flessibili e adattabili a qualsiasi emergenza, come ci hanno insegnato il Covid e, in molti territori della nostra regione, il sisma. Vogliamo costruire un percorso per rafforzare il diritto alla salute di tutti i marchigiani, senza distinzioni tra grandi e piccoli centri, costa ed entroterra e tra nord e sud della regione».
Il new deal
Di qui la «necessità di mettere mano ad una vera e propria rivoluzione nell’edilizia sanitaria e ospedaliera», che passa anche per le nuove palazzine delle Emergenze Urgenze a Fano, Urbino, Senigallia, Civitanova Marche e Fabriano, la ristrutturazione del presidio di Pergola, la nuova struttura di Cagli, e per il completamento delle strutture di Fermo e Amandola, l’Inrca e il nuovo Salesi a Torrette. Il piano c’è. Per vederlo messo completamente a terra ci vorrà ancora tempo.